Mercoledì 24 Aprile 2024

"Carburanti, giù l’Iva con gli extraprofitti"

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1 La riduzione dell’Iva sui carburanti è un’ipotesi praticabile: anche in assenza di scostamento, potrebbe essere coperta intervenendo sugli extraprofitti delle imprese dell’energia. Confidiamo che il governo scelga l’opzione migliore, ma è necessario fare in fretta. Per sostenere le aziende si può agire su vari canali: con garanzie pubbliche sui prestiti, per le quali è determinante una rapida revisione delle regole europee sugli aiuti di Stato, o con la rottamazione delle cartelle, su cui nel Sostegni ter abbiamo fatto passi avanti.

2 Certamente sì, anche se il Dl energia è stato un primo passo significativo per semplificare la burocrazia e aumentare i pompaggi di gas nazionale. Occorre procedere su questa strada, rinunciando a tabelle di marcia assurde, e riflettendo bene su quali conseguenze industriali e geopolitiche abbiano certe scelte, in termini di penalizzazione dei nostri distretti industriali, o di accresciuta dipendenza da materie prime provenienti da Paesi a potenziale rischio politico.

3 Il ’recovery plan’ economico non si è rivelato sufficientemente agile per gestire le emergenze. In contesti come questi occorre maggiore rapidità, che può essere raggiunta solo facendo agire gli stati membri in un contesto di regole di bilancio flessibili. L’Europa deve dimostrare di essere divenuta adulta: parlare con un’unica voce in politica estera è certamente importante, ma d’altra parte per rispondere ai bisogni concreti di famiglie e imprese è necessario tenere in debito conto le differenze strutturali tra i singoli Paesi e la ricaduta delle sanzioni su ciascuno di essi. Insomma ci attendiamo che si sappiano valorizzare le differenze, pur in un contesto di unità.