Venerdì 13 Giugno 2025
REDAZIONE CRONACA

Suicidio per video hard, chiesto giudizio per il fidanzato della Cantone

L'accusa è calunnia e falsa denuncia in concorso con la stessa ragazza. La procura: "Volevano nascondere di essere stati loro a diffondere per primi i filmati"

Il manifesto del funerale di Tiziana Cantone (Ansa)

Napoli, 6 marzo 2017 - La procura di Napoli ha chiesto il giudizio immediato nei confronti di Sergio Di Palo, il fidanzato di Tiziana Cantone, la giovane donna suicidatasi dopo la diffusione di alcuni suoi video hard

Le ipotesi di reato sono di calunnia e falsa denuncia. Reati ipotizzati in concorso con la Cantone che si riferiscono in particolare alle accuse rivelatesi infondate nei confronti di cinque persone indicate dagli stessi fidanzati come responsabili della diffusione in rete dei video e la falsa denuncia di smarrimento dell'iPhone. Secondo gli inquirenti la denuncia era stata presentata dalla Cantone, su input del fidanzato, allo scopo di impedire che la polizia scoprisse che i filmati erano stati inivati in chat dallo stesso telefonino. A detta dei pm, Tiziana non sarebbe stata "coartata" per farsi riprendere in quei video diventati "virali" una volta diffusi. Diffusione che sarebbe avvenuta in seguito quando, da una chat privata in cui ci si scambiava video a luci rosse, i filmati furono inseriti - non è stato possibile accertare da chi - in alcuni siti porno. Un secondo passaggio che ha causato gravissime conseguenze psicologiche nella Cantone, tanto da indurla al suicidio. 

Sulla richiesta di giudizio immediato dovrà pronunciarsi il gip al quale sono stati trasmessi gli atti. viene contestato anche un accesso abusivo al sistema informatico per essersi rivolto a un consulente - anch'egli contattato su una chat erotica privata - per distruggere alcuni dati dalla rete. Le accuse si riferiscono all'inchiesta sui presunti illeciti relativi alla diffusione in rete dei video  condotta dalla procura di Napoli. La procura di Napoli Nord invece sta conducendo l'indagine per presunta istigazione al suicidio.