Giovedì 25 Aprile 2024

Camilleri, l'addio di Luca Zingaretti: "Mi hai spiazzato ancora una volta"

L'attore che ha prestato il volto al Commissario Montalbano ricorda il maestro e amico: "Mi sorriderai ancora sornione, magari fumandoti una sigaretta". Il saluto di Fazio e Fiorello

Andrea Camilleri e Luca Zingaretti (Imagoeconomica)

Andrea Camilleri e Luca Zingaretti (Imagoeconomica)

Roma, 17 luglio 2019 - Un lungo post su Instagram per ricordare Andrea Camilleri, il suo "maestro e amico". Luca Zingaretti, colui che ha dato un volto e una voce al Commissario Montalbano, ha sperato fino all'ultimo che il destino potesse cambiare. Ma Camilleri, 93 anni, è morto oggi dopo un lungo ricovero. E allora Zingaretti ha cercato le parole, quelle che al maestro venivano così bene, per salutarlo, per omaggiare "l'immensa generosità e saggezza", la "mente libera e superba" dello scrittore siciliano a cui deve molta della sua fortuna come attore: "Ho avuto la strana sensazione che bastasse un tuo tratto di penna a cambiare la mia vita - scrive Zingaretti -. Ho vissuto accanto a te, nel tuo mondo, quello che avevi creato, quello che ti apparteneva perché uno scrittore non può che riportare se stesso nelle cose che scrive. E ho imparato tantissimo. Il rispetto per le persone, tutte, per se stessi, e per le persone deboli. Perchè il tuo commissario è così che la pensa. A volerti bene no. Quello già sapevo farlo dai tempi dell’accademia, quando non ci trattavi da allievi, ma piuttosto da colleghi". La morte non può che lasciare un senso di vuoto incolmabile, "ma so che ogni volta che dirò, anche da solo, nella mia testa, “Montalbano sono!” dovunque te ne sia andato sorriderai sornione, magari fumandoti una sigaretta e facendomi l’occhiolino in segno di intesa, come l’ultima volta che ci siamo visti a Siracusa". 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

E alla fine mi hai spiazzato ancora una volta e ci hai lasciato. Nonostante le notizie sempre più tragiche, ho sperato fino all’ultimo che aprissi gli occhi e ci apostrofassi con una delle tue frasi, tutte da ascoltare, tutte da conservare. E invece è arrivato il momento di ricordare. Di cercare le parole per spiegare chi sarà per sempre per me Andrea Camilleri. Un Maestro prima di tutto, un uomo fedele al suo pensiero sempre leale, sempre dalla parte della verita' che ha raccontato tutti noi e il nostro paese. Mancherai. È inevitabile, è doveroso. Per la tua statura artistica, culturale, intellettuale e soprattutto umana. Le tue parole resteranno sempre con la stessa semplicità e con l'immensa generosità e saggezza con cui le hai condivise, da mente libera e superba quale sei. Ma soprattutto mancherai a me perché in tutti questi anni meravigliosi in cui ho incrociato la mia vita con quella del commissario, mi sei stato amico. Ho avuto la strana sensazione che bastasse un tuo tratto di penna a cambiare la mia vita. Ho vissuto accanto a te, nel tuo mondo, quello che avevi creato, quello che ti apparteneva perché uno scrittore non può che riportare se stesso nelle cose che scrive. E ho imparato tantissimo. Il rispetto per le persone, tutte, per se stessi, e per le persone deboli. Perchè il tuo commissario è così che la pensa. A volerti bene no. Quello già sapevo farlo dai tempi dell’accademia, quando non ci trattavi da allievi, ma piuttosto da colleghi. Ho imparato che il valore delle persone non c’entra nulla con quello che guadagnano, con le posizioni che ricoprono, con i titoli che adornano il loro cognome: le persone si valutano per quello che sono. Adesso te ne vai e mi lasci con un senso incolmabile di vuoto, ma so che ogni volta che dirò, anche da solo, nella mia testa, “Montalbano sono!” dovunque te ne sia andato sorriderai sornione, magari fumandoti una sigaretta e facendomi l’occhiolino in segno di intesa, come l’ultima volta che ci siamo visti a Siracusa. Addio maestro e amico, la terra ti sia lieve! Tuo Luca

Un post condiviso da Luca Zingaretti (@luc_zingaretti) in data:

I social si riempiono di ricordi dei tanti che hanno conosciuto il 'padre' di Montalbano. Tra i primi a salutare Camilleri, c'è Fabio Fazio: "Oggi siamo tutti più soli", scrive in un tweet il presentatore, più volte intervistato, omaggiando "un uomo gentile, coraggioso e generoso. Un intellettuale col cuore. Una persona limpida la cui onestà ci ha fatto da guida e ci ha consolato". Rosario Fiorello rilancia su Twitter un video di qualche anno fa in cui, con Marco Baldini, provava a convincere lo scrittore a partecipare a un loro spot: "Buon viaggio Maestro... La voglio ricordare così, con il sorriso".

Andrea Camilleri, ospite di Fabio Fazio (Imagoeconomica)
Andrea Camilleri, ospite di Fabio Fazio (Imagoeconomica)

"Grazie Maestro, per esserti sempre schierato, per non aver mai cercato la comoda neutralità", twitta Roberto Saviano. L'autore di 'Gomorra' posta sul social una foto di Camilleri, con l'immancabile sigaretta in bocca, in basso una frase dello scrittore siciliano: "Le parole che dicono la verità hanno una vibrazione diversa da tutte le altre".