Lunedì 20 Maggio 2024
ALESSANDRO FARRUGGIA
Cronaca

Tempesta di caldo, altro picco di 40 gradi. L’ondata rovente ci costa 10 miliardi

In arrivo un nuovo anticiclone africano. Il picco è atteso per martedi. Le temperature bollenti danneggiano il Pil: -0,5% negli ultimi tre mesi

Roma, 19 agosto 2023 – Ci risiamo, arriva una nuova ondata di calore. Che determinerà un aumento della mortalità nei più fragili, del rischio di eventi estremi e, fatalmente, anche una flessione del Pil: basti pensare che un studio di Allianz Trade ha stimato che in tre mesi (1 maggio-4 agosto) questa estate la riduzione per l’Italia è stata pari allo 0,5% dei Pil, come dire circa dieci miliardi di euro.

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Da gennaio a luglio, dati Cnr, il 2023 è stato il terzo anno più caldo dal 1800, 0,67 gradi in più delle medie 1991-2020. E luglio – il più caldo a livello globale – è risultato il terzo più caldo in Italia (con ben 1.96° in più delle medie 1991-2020) Adesso una sorta di tempesta di caldo, con temperature più alte di 3-4 gradi, è attesa entro lunedì, secondo il sito Il Meteo.it. A portare il caldo è ancora una volta l’anticiclone africano, con temperature che secondo il sito potranno raggiungere 38-40°C al Centro-Nord almeno fino a martedì. "Lo zero termico - prosegue - si porterà fino alla quota record di 5.200 metri". Che è un’altra mazzata ai nostri ghiacciai alpini. Secondo il catasto del Comitato glaciologico italiano, che è del 2015, rispetto agli anni ’60, si registrava già un perdita di 478 ghiacciai e una riduzione areale del 39%. E gli ultimi anni hanno mostrato una ulteriore scioglimento generalizzato.

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Con il caldo, al Nord arriva anche una tregua dai temporali e in generale il picco delle temperature è atteso per martedì con 39-40 gradi a Firenze, Alessandria, Livorno e Pisa. A spazzare via l’anticiclone africano potrebbe essere però un ciclone in arrivo da Nord, che da giovedì potrebbe portare temporali, "anche violenti". Certo è che le ondate di calore sono molto più frequenti.

«Nel lungo termine, mentre il clima si riscalda – osserva Carlo Buontempo, direttore del Copernicus Climate Change Service – , l’Europa sta assistendo a un numero crescente di giorni estivi con stress da caldo molto forte e, nell’Europa meridionale, un numero crescente di giorni con stress da caldo estremo. I dati per l’estate 2023 fino al 15 luglio mostrano che gran parte dell’Europa meridionale ha già registrato fino a 10 giorni di ’stress da caldo molto forte’ e parti della Spagna meridionale hanno sperimentato fino a 30 giorni. Che è moltissimo e ha forti impatti. Più di 60mila persone in Europa hanno perso la vita a causa delle ondate di caldo della scorsa estate".

Queste ondate di calore hanno un impatto non solo sulle persone fragili, sugli ecosistemi (ad esempio aumentando il rischio incendi) e sull’aumento del rischio idrogeologico, nonché sullo scioglimento dei ghiacciai (e quindi in Pianura Padana la disponibilità di acqua in estate) e sulla disponibilità di energia idroelettrica prodotta dalle dighe. A soffrire è l’intera economia.

Secondo la stima dello specialista in assicurazione del credito Allianz Trade le ondate di caldo che hanno imperversato tra il 1 maggio e il 4 agosto 2023 negli Stati Uniti, nel sud Europa e in Cina sarebbero costate in media 0,6 punti di Pil nel 2023. La Cina è stata colpita in modo particolarmente duro, visto che l’1,3% del suo Pil è letteralmente ’evaporato’, mentre il fenomeno ha interessato molto meno gli Stati Uniti, che hanno perso ’solo’ lo 0,3%. L’Europa si trova a metà strada: Grecia e Spagna hanno perso rispettivamente lo 0,9% e l’1% del loro Pil, più dell’Italia (0,5%) e della Francia (0,1%). Secondo l’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO), lo stress da caldo ridurrà le ore lavorative potenziali in tutto il mondo del 2,2%.

È un assaggio di quello che potrebbe succedere nei decenni a venire, quando il conto dei cambiamenti climatici, tra eventi climatici estremi e impatto sull’economia, inizierà a farsi davvero pesante. E del resto già ora è elevato. Secondo la European environmental agency, nel periodo tra il 1980 e il 2019 i paesi dello spazio economico europeo hanno perso, collettivamente, circa 446 miliardi di euro a causa dei soli eventi climatici estremi.

Alessandro Farruggia