Mercoledì 24 Aprile 2024

Cade dal balcone in gita scolastica A 12 anni muore per un tragico gioco

Lo studente tedesco è stato ricoverato domenica dopo un volo da più di quattro metri d’altezza. Esclusa l’ipotesi bullismo, pare volesse fare uno scherzo ai compagni. Gli amici: "Ci sfidavamo a nascondino"

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BOLZANO

È morto in un letto d’ospedale a Bolzano lo studente tedesco di dodici anni caduto dal balcone di un hotel della Valle Aurina, dove era ospitato in gita scolastica assieme alla sua classe. La scuola media Grosse Schule di Wolfenbuettel, in Bassa Sassonia, organizza ogni anno una settimana bianca in Trentino Alto-Adige per insegnare agli alunni a sciare. Attorno al dolore immane della sua famiglia, che l’ha raggiunto in Italia nei giorni scorsi, oltre a quello degli amici e degli insegnanti, si infittisce il mistero su cosa davvero sia successo la mattina del 12 febbraio scorso. L’ipotesi più accreditata finora, è che si sia trattato di uno scherzo finito in tragedia.

Sono le otto del mattino di domenica scorsa, nel fermento che precede una giornata da passare sulla neve e lontano dai banchi di scuola, quando M.F.R. cade dal balcone dell’hotel Auren. Un volo di oltre quattro metri, dal secondo piano dell’edificio. L’impatto con l’asfalto è stato letale nonostante il trasporto d’urgenza all’ospedale San Maurizio di Bolzano, cui è seguito un delicato intervento chirurgico. Per il giovane alunno, originario di Dorstadt, un paesino della Bassa Sassonia, purtroppo non c’è stato nulla da fare.

Nelle ore successive gli insegnanti e gli altri alunni, sotto shock, hanno collaborato con le autorità. I carabinieri del posto, agevolati da una buona conoscenza della lingua tedesca, hanno iniziato a raccogliere le prime tesimonianze. A quanto pare il bullismo non c’entra nulla: l’intenzione del dodicenne era quella di fare uno scherzo ai compagni della stanza accanto. Si sarebbe dunque arrampicato, per poi provare a scavalcare la paratia di legno che separa i due balconi. Una goliardata, insomma.

Altre dichiarazioni rilasciate in seguito descrivono uno scenario solo in parte diverso, che comunque ancora una volta esclude l’ipotesi di un atto di prevaricazione da parte dei coetanei. "Stavamo giocando a nascondino", hanno detto alcuni compagni di classe alle forze dell’ordine. Un gioco che coinvolgeva tutti, non solo il dodicenne, e che a quanto pare era iniziato già prima dell’incidente.

Lo stesso proprietario dell’albergo ha detto che i ragazzi, dopo la colazione, avevano cominciato a giocare tra loro. A quel punto, magari per ’fuggire’ da chi lo stava cercando, M.F.R. avrebbe tentato di spostarsi sul balcone a fianco. Una versione dei fatti che certo rientra nel ludico, ma è comunque diversa da quanto dichiarato appena dopo la tragedia, secondo cui il dodicenne tentava di raggiungere la stanza degli amici per fare loro uno scherzo.

Una volta riorganizzato il rientro in Germania , la classe e gli insegnanti hanno interrotto la settimana bianca; negli ultimi due giorni gli alunni sono stati assistiti dagli psicologi della Croce Bianca.

Sulla vicenda la Procura ha aperto un fascicolo, per accertare eventuali responsabilità e l’ipotesi che si sia trattato di un incidente, una disgrazia dovuta al caso, e a un errore di valutazione. Dalla mattina di domenica scorsa, il dodicenne è rimasto sempre ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Bolzano, diretto dal primario Marc Kaufmann, e non ha mai dato cenni di miglioramento, fino all’esito drammatico di ieri. I suoi genitori hanno fatto in tempo a raggiungerlo dalla Germania per passare con lui gli ultimi istanti e dargli un ultimo saluto.

Giulia Beneventi