Giovedì 25 Aprile 2024

Caccia al Rambo in fuga nella Foresta nera

Ex ferroviere trentunenne tiene in scacco centinaia di agenti: è scappato con un arsenale dopo aver disarmato quattro poliziotti.

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di Roberto Giardina

Caccia all’uomo nella Foresta Nera. Da tre giorni, 220 agenti braccano il fuggiasco, armato e pericoloso, ma l’uomo sembra scomparso nella zona di Oppenau, fitta di abeti, con valloni impervi, e rilievi montagnosi che superano i mille metri. Inutile l’intervento degli elicotteri, l’uomo evita i sentieri e le radure, e i cani poliziotto non riescono a fiutare le sue tracce, confusi dalla presenza di animali selvatici, e dai torrenti.

"Conosce lo Schwarzwald come il salotto di casa sua", dichiara il capo della polizia Reinhard Renter. Domenica pomeriggio, Yves Rausch, 31 anni, è riuscito a disarmare quattro poliziotti, due uomini e due donne, e si è dato alla fuga con le loro rivoltelle di servizio, una sua pistola, una balestra, e sembra con alcuni chili di esplosivo. Un arsenale che gli permette di compiere una strage. La tv l’ha soprannominato "il Rambo della Baviera", e trasmette l’identikit, a prima vista non sembra minaccioso, non molto alto, un metro e 70, non muscoloso, ma le autorità avvertono: non è prevedibile, ha disturbi mentali, se lo incontrate non rivolgetegli la parola, meglio stare chiusi in casa, non date passaggi a sconosciuti.

Ma da ieri si sono riaperte le scuole nella regione, il Baden Würrtemberg, e molte famiglie preferiscono tenere i figli a casa. Viene smentita la prima notizia che faccia parte di un gruppo di estrema destra, e che suoi compagni lo aiutino nella fuga. È un solitario, un fanatico delle armi, fuori di testa. "La caccia sará lunga", ammette Renter. E c’è la possibilità che il fuggiasco abbia superato il Reno e sia sconfinato in Francia.

Domenica, la polizia ha ricevuto la denuncia di un cittadino: uno sconosciuto aveva forzato la porta di una capanna per gli attrezzi di una guardia forestale, al margine del bosco, e vi si era asserragliato, nascosto dentro. La pattuglia della polizia ha sorpreso Rausch e ha cominciato a perquisirlo, ma a un tratto il giovane ha estratto una rivoltella, e ha minacciato gli agenti, che hanno preferito non opporre resistenza, pur essendo in quattro contro uno. "Hanno agito bene – li difende Renter –, avevano giustamente paura per la propria vita, il nostro obiettivo è sempre evitare vittime". Ma i giornali non risparmiano le critiche. Quattro agenti non dovrebbero cedere innanzi a un solo uomo.

"È un uomo della foresta", ha detto Renter, alla conferenza stampa di ieri sera. È stato sfrattato nell’autunno dell’anno scorso, e da allora vive alla macchia, conosce ogni sentiero, ogni nascondiglio.

"Ma lo prenderemo per stanchezza, cercando di evitare una sua reazione inconsulta". Ex ferroviere, Rausch è una vecchia conoscenza della polizia. Nel 2009 ferì gravemente con una freccia scagliata da una balestra la sua fidanzata. Fu condannato a tre anni e sei mesi, scontati fino all’ultimo giorno, la giustizia tedesca non è di manica larga con gli sconti per buona condotta. Negli ulimi anni ha compiuto diversi furti, e atti di violenza, ed è stato ancora condannato per possesso illegale di fucili e di esplosivo. Ed è un campione di tiro con la balestra, la sua arma preferita.