Giovedì 25 Aprile 2024

Bus a fuoco, studenti in fuga L’ira della sindaca: "Mezzi vecchi"

I due pullman avevano 17 e 18 anni. "Sfiorata la tragedia. Inaccettabile, le famiglie meritano sicurezza". I ragazzi delle superiori in classe a piedi, accompagnati anche dai prof. L’azienda: indagini sulle cause

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di Teresa Scarcella

LUCCA

Sveglia presto, zaini in spalla e via a scuola. La giornata di ieri era iniziata come tante altre per circa cento studenti diretti a Barga, in provincia di Lucca. E invece qualcosa ha interrotto bruscamente la normalità. Erano sull’autobus scolastico partito da Lucca alle 6.45, c’era chi ascoltava musica, chi chiacchierava con il compagno e chi era ancora assonnato. Poi, sulla Sp7, all’improvviso il fumo dalla parte posteriore del mezzo, e le fiamme. Per fortuna l’autista se n’è accorta subito, ha fatto scendere i ragazzi, avvistato i vigili del fuoco e la centrale operativa di Autolinee Toscane. Nel frattempo ha provato a domare le fiamme, ma avevano già preso il sopravvento. Dietro stavano arrivando altri due bus. Il secondo, a 20 metri di distanza, è stato tamponato in retromarcia dal primo in fiamme, che nel frattempo si era in qualche modo sfrenato, prendendo fuoco a sua volta. Anche in questo caso l’autista è riuscito a mettere in sicurezza gli studenti a bordo. Il terzo, invece, è riuscito a fermarsi in tempo e a fare inversione. Il bilancio è di due mezzi distrutti e nessun ferito, grazie alla prontezza degli autisti. Alcuni studenti sono arrivati a scuola a piedi, assieme ai prof.

"Una tragedia. Ecco cosa poteva succedere – ha detto adirata la sindaca di Barga, Caterina Campani, che ha chiesto un incontro con Autolinee Toscane – Una vicenda su cui chiedo di fare chiarezza e tutti gli accertamenti possibili. L’azienda sostituisca urgentemente i mezzi obsoleti". Richiesta avanzata a gran voce anche dagli studenti dell’Istituto superiore di Barga, visibilmente provati dalla vicenda. "È inammissibile che nel 2023 ci sia un servizio di trasporti in queste condizioni – scrivono all’azienda –. Non possiamo lasciare che l’assenza di vittime determini la qualità e la quantità di riflessioni sull’accaduto". Ciò su cui i ragazzi spingono a riflettere è l’età avanzata dei mezzi (i due in questione avevano 17 e 18 anni). Un problema riconosciuto dalla stessa azienda che da novembre 2021 gestisce il trasporto pubblico locale su gomma della Toscana. "Purtroppo il parco mezzi ereditato è particolarmente anziano – denuncia l’azienda –. Di questi circa 200 li abbiamo rifiutati e ne abbiamo rottamati 77". Nello specifico, al momento del subentro, la situazione della flotta era la seguente: in quasi tutte le province più della metà dei mezzi aveva oltre 15 anni: su Lucca erano 152 gli over 15 e tra gli altri 57 erano tra i 9 e i 15 anni; i più vecchiotti su Pisa erano 133, nel senese 178; poi ancora nella provincia di Firenze su 770 mezzi 292 avevano più di 15 anni e 128 più di 9. Per un’età media regionale decisamente avanzata, circa 14 anni, ovvero il doppio della media europea. Ma Autolinee Toscane garantisce: "Nel 2025 la porteremo a poco più di 6 anni, coinvolgendo quasi la metà del parco mezzi, che sarà quasi totalmente rinnovato alla fine della gestione". E il piano è già avviato. "Nel 2022 sono arrivati 196 nuovi bus. Nel 2023 ne arriveranno 157. Entro il 2025 ci saranno altri 967 nuovi bus, di cui 76 ibridi ed elettrici. Per un investimento di 285 milioni".

Un impegno riconosciuto anche dai sindacati. "L’età dei bus è sempre stata una criticità in Toscana – spiega Paolo Panchetti, segretario regionale Fit Cisl –. L’auspicio è che i nuovi veicoli vadano dove ci sono più criticità e non solo nei grandi centri urbani". "Il problema esiste, ma non sappiamo se sia la causa di quanto accaduto – prosegue Simone Vincenti, segretario provinciale Filt Cgil di Lucca – Aspettiamo di conoscere le cause tecniche". E su queste faranno chiarezza i rilievi della polizia municipale e dei vigili del fuoco che invieranno le loro deduzioni alla procura di Lucca.

(Ha collaborato Luca Galeotti)