Siracusa, 29 giugno 2024 – È stata iscritta nel registro degli indagati, per la morte del bimbo di 10 anni caduto in un pozzo artesiano di Palazzolo Acreide (Siracusa) anche la donna che ha invano cercato di soccorrerlo calandosi giù. Si tratta di una educatrice della onlus che aveva organizzato l'escursione a cui il piccolo partecipava con un gruppo di bambini, alcuni dei quali disabili. L'iscrizione è comunque un atto dovuto per consentire alla donna di nominare un consulente che possa partecipare all'autopsia, esame irripetibile. Gli indagati al momento sono 9.
La procuratrice di Siracusa, Sabrina Gambino, ha voluto compiere personalmente un sopralluogo nell'azienda agricola in contrada Falabia, dove è morto il piccolo Vincenzo, mentre era in gita col centro estivo.
Con la procuratrice anche il comandante dei carabinieri di Siracusa, Gabriele Barecchia, che coordina le indagini dei militari di Siracusa con l'ipotesi di omicidio colposo, centrate sulle presunte responsabilità del titolare dell'impresa, nonché a capo dell'Anffas, la cooperativa che si occupa di bambini disabili e organizzatrice del campo estivo in cui c'era Vincenzo, e degli altri operatori.
Nella definizione degli indagati, gli inquirenti stanno esaminando vari aspetti, tra cui i ruoli che ognuno di essi aveva in quella giornata: c'era chi avrebbe dovuto badare solo ai disabili, altri, invece, avrebbero avuto altri compiti, per cui la procura sta procedendo ad una scrematura, considerato che, nel complesso, in quella drammatica giornata c'erano una quindicina di persone. Per questo, l'autopsia è slittata alla settimana prossima, dunque la salma del piccolo resta ancora sotto sequestro e solo quando sarà concluso l'esame autoptico il cadavere sarà restituito ai genitori per la celebrazione del rito funebre che si svolgerà a Palazzolo Acreide.
Durante il sopralluogo, è stato passato al setaccio l'intero appezzamento di terreno: a quanto pare, il pozzo in cui Vincenzo è caduto è al centro del piccolo parco giochi, per cui è facile da raggiungere ed in effetti ha attirato l'attenzione del piccolo di 10 anni che, prima di precipitare in fondo alla cavità, profonda 15 metri e per metà coperta d'acqua, ha compiuti dei balzi sulla copertura. Era un gioco per lui, alcuni testimoni avrebbero raccontato che uno o più operatori avrebbero urlato al bambino di scendere ma questa ricostruzione è tutt'ora al vaglio dei magistrati della procura e dei carabinieri di Siracusa.
La mamma: “Eri una perla rara”
Intanto la mamma di Vincenzo, Paola Carnemolla, affida ancora il suo dolore ai social. Bambino “mio sei una perla rara ti amiamo vita nostra, il nostro cuore è in frantumi e la nostra anima è nera come la notte vita mia noi siamo morti con te dentro quel maledetto pozzo”, ha scritto su Facebook, pubblicando un’altra foto del figlio.
E ieri sera centinaia di persone hanno preso parte alla veglia di preghiera per Vincenzo. Nella Basilica di San Paolo, il parroco don Marco Politini ha dedicato il momento di ricordo e di preghiera a Vincenzino mentre continuano i riti religiosi ma sono stati sospesi i festeggiamenti in onore del patrono di Palazzolo San Paolo che si celebra proprio oggi.