Sabato 27 Aprile 2024

Bidella assunta 37 anni dopo la domanda. "Ho pensato: questo è uno scherzo"

Brindisi, si candidò nel 1985 senza ricevere risposta. Nel 2013 si era trasferita in Germania. "Quando mi hanno chiamata per offrirmi il posto non ci credevo. Ma ho fatto le valigie e sono tornata"

Marcella Primiceri

Marcella Primiceri

Brindisi, 13 ottobre 2022 - Il sogno che si avvera, dopo 37 anni. La favola di Marcella Primiceri si dipana tra Mesagne, nel Brindisino, e Lippstadt, paesone tedesco a 70 chilometri da Dortmund, a partire dal 1985. In quell’anno la 58enne fa domanda per essere assunta come collaboratrice scolastica: dalle istituzioni il silenzio più totale. Lei, nel tempo, rimuove il fatto di aver inviato quei documenti. E nel 2013 si trasferisce in Germania, in cerca di una vita migliore: là lavora in fabbriche, scuole, lavanderie e ristoranti per crescere al meglio i suoi figli. Poi, una telefonata le cambia la vita: "Pronto, Marcella, è il ministero dell’Istruzione: può presentarsi al provveditorato? Abbiamo una proposta per lei". Da settembre Marcella lavora all’istituto alberghiero Pertini di Brindisi. "Nonostante sia oltre un mese che ho assunto il nuovo incarico, ancora non mi sembra vero. È stata una grande emozione, un sogno che non pensavo avrei mai potuto realizzare. All’inizio credevo che quella telefonata fosse uno scherzo", spiega la 58enne. La neo bidella è madre di due maschi: uno di 33 anni, residente a Mesagne, e uno di 40, che vive in Germania. Fino a poco prima di raggiungere Lippstadt, Marcella aveva lavorato come bracciante agricola a Mesagne. Una vita di sacrifici fino alla decisione di lasciare l’Italia per cercare fortuna all’estero. "Volevo dare un futuro migliore a mio figlio minore, la vita per non è stata facile. I problemi sono stati tanti, ma non mi sono mai abbattuta riuscendomela sempre a cavare, combattendo per i miei figli".

Nel suo cuore ha sempre custodito la speranza di ritornare a Mesagne, dove vivono la sua mamma, due sorelle e suo figlio più giovane. "La Germania ti offre tante opportunità, ma la qualità della vita non è la stessa. Mi è mancato soprattutto il calore della gente. È vero – prosegue – là il lavoro non manca, ma la qualità della vita è completamente diversa. Trascorrevo le mie giornate tra casa e lavoro, il tempo libero era ristretto al fine settimana, i negozi in Germania chiudono alle 18 e tutto si spegne, non avevo la possibilità di uscire per una passeggiata o di condividere un caffè con un’amica per scambiare due chiacchiere". Il ritorno in Italia è stato davvero un sogno: "Sono entusiasta, ho sempre sperato di tornare e non mi sarei mai aspettata di ricevere una cosi bella opportunità. Sapere che qui posso ritornare a godermi il sole e il suo calore, mi rende felice. Solo il pensiero che oggi, una volta terminato il mio lavoro, posso chiamare un amica o un mio familiare per condividere del tempo libero o per fare una passeggiata all’aria aperta – conclude – mi riempie il cuore di gioia".