Venerdì 26 Aprile 2024

"AstraZeneca consegni 50 milioni di dosi alla Ue"

L’Unione europea e AstraZeneca hanno litigato per mesi sull’interpretazione del contratto per la fornitura dei vaccini contro il Covid. Ora litigano sull’interpretazione della sentenza del tribunale di Bruxelles sulla causa intentata dalla Commissione, a nome suo e dei ventisette Paesi membri, contro l’azienda farmaceutica anglosvedese per la mancata fornitura di dosi a causa della diversa interpretazione del contratto. Vi è però almeno un elemento oggettivo: il giudice ha obbligato AstraZeneca a consegnare al bollo dei Ventisette 80,2 milioni di dosi entro il 27 settembre. E siccome l’azienda ne aveva già distribuiti trenta entro marzo, i rimanenti cinquanta sono stati ripartiti con un rigido cronoprogramma: 15 milioni entro il 26 luglio, alle 9, 20 milioni entro il 23 agosto, 15 milioni entro il 27 settembre". E se non lo farà dovrà pagare una penale di dieci euro per ogni dose mancata fino a un massimo di 500 milioni di euro (le dosi di AstraZeneca costano meno di due euro).

L’azienda tuttavia esulta perché conta di poter raggiungere gli obiettivi già entro giugno. "Il giudice del tribunale di Bruxelles ha ordinato ad AstraZeneca di consegnare all’Unione europea 80,2 milioni di dosi totali entro il 27 settembre. La Commissione nella sua causa aveva richiesto in totale 120 milioni di dosi di vaccino entro la fine di giugno, e un totale di 300 milioni di dosi entro la fine di settembre", ha scritto l’azienda in una nota subito dopo il verdetto. Ma l’interpretazione che danno i legali che hanno rappresentato la Commissione è completamente diversa. "AstraZeneca non dovrà consegnare solo le 50 milioni di dosi decise dal tribunale ma dovrà consegnare anche le 220 milioni rimanenti per completare i 300 milioni previsti nel contratto", spiegano.