Giovedì 16 Maggio 2024

Aosta, uccisa a coltellate. È una francese di 22 anni

Identificata la ragazza massacrata. L’autopsia: morta dissanguata a fine marzo

È una ventiduenne francese la ragazza trovata morta in una chiesetta diroccata sui monti della Valle d’Aosta. Abitava a Lione. L’hanno riconosciuta alcuni suoi parenti, giunti sul luogo della tragedia. Al momento gli inquirenti non intendono rivelare l’identità della vittima per non compromettere le indagini.

E continuano a dare la caccia al ragazzo che era con lei. Dall’autopsia – condotta dall’anatomopatologo torinese Roberto Testi – è emerso che la giovane è morta a seguito delle ferite provocate da alcune coltellate al collo e all’addome. In particolare, i fendenti vicino alla gola hanno provocato una fatale emorragia. Il decesso potrebbe risalire al periodo tra la fine di marzo e i primi giorni di aprile, le temperature basse di quei giorni hanno ben conservato il cadavere.

Il corpo è stato trovato nell’ex chiesetta della frazione Equilivaz di La Salle, un villaggio nella boscaglia abbandonato da anni. La ragazza, che stava facendo un giro per l’Europa, indossava una felpa beige e un paio di leggings, era rannicchiata a terra in posizione fetale. Vicino a lei una confezione di marshmallow e rifiuti. Intorno varie macchie di sangue. In base all’autopsia i colpi sono stati inferti frontalmente. Non si tratta di ferite nette, l’ipotesi è che si tratti di un delitto d’impeto. La ragazza è stata poi trascinata dentro l’ex chiesetta, dove venerdì scorso è stata trovata da una persona del posto. La coppia i era stata notata nella zona. Un testimone ha raccontato a La Stampa: "Il 2 di aprile quei due erano qui davanti. Lei: molto bella, ma sofferente, emaciata. Lui con i ricci neri e la carnagione olivastra". Poi ha aggiunto: "Mi sembravano due di quei ragazzi che si tagliano e si procurano delle ferite. Emo. Dark. Mi hanno raccontato di essere arrivati dal confine svizzero. Ha sempre parlato lui, in un buon italiano. Era molto più giovane di lei, non dico minorenne ma quasi".

I carabinieri – coordinati dal sostituto procuratore Manlio D’Ambrosi – sono sulle tracce del giovane. Quasi sicuramente è fuggito all’estero, i trafori per la Francia e la Svizzera sono a poca distanza. Forse a bordo di un furgone rosso o bordeaux che per alcuni giorni è stato parcheggiato in una piazzola della statale 26.