Sabato 14 Giugno 2025
REDAZIONE CRONACA

Appaltopoli Anas, nuova indagine: 19 arresti. Avviso di garanzia per Martinelli

Tangenti e appalti di opere pubbliche falsati. Dopo le ammissioni della 'Dama Nera' scatta una seconda operazione della Finanza di Roma. Indagato il deputato forzista

Marco Martinelli (Ansa)

Roma, 11 marzo 2016 - C'è anche un deputato di Forza Italia fra le persone coinvolte nell'inchiesta su appalti di opere pubbliche, secondo filone dell'indagine 'Dama Nera' esplosa l'ottobre scorso, che ha fatto luce su un sistema di accordi e un giro di mazzette all'Anas.

Marco Martinelli, parlamentare FI, ha ricevuto un avviso di garanzia per corruzione nell'ambito dell'operazione della guardia di finanza di Roma che oggi sta eseguendo 50 perquisizioni e 19 ordinanze di custodia cautelare. Nel mirino dei finanzieri ci sono dirigenti e funzionari di Anas spa, imprenditori titolari di aziende appaltatrici di primarie opere pubbliche e un avvocato: 10 persone si trovano già in carcere, indagate nella prima tranche dell'inchiesta. In tutto la Gdf ha sequestrato disponibilità finanziarie per circa 800mila euro, considerate profitto dei reati di corruzione.

MARCIUME DIFFUSO - Gli appalti falsati vanno "dall'itinerario basentano (compreso il raccordo autostradale Sicignano- Potenza) alla SS 117 Centrale Sicula - quest'ultima cofinanziata dalla Regione Sicilia - entrambi aggiudicati nel 2014, alla SS 96 Barese e alla SS 268 del Vesuvio, arterie stradali aggiudicate nel 2012, arrivando sino a turbare la gara per la realizzazione della nuova sede Anas di Campobasso, opera aggiudicata nel 2011". Le perquisizioni sono state effettuate nel Lazio, in Sicilia, in Calabria, in Puglia, in Lombardia, in Trentino-Alto Adige, in Piemonte, in Veneto, in Molise e in Campania. Perquisite anche le sedi Anas di Roma, Milano e Cosenza.

"Un marciume diffuso all'interno di uno degli enti pubblici più in vista nel settore economico degli appalti", scrive il gip di Roma nel provvedimento con cui ha disposto gli arresti, sottolineando la cosa più "sconvolgente" è la facilità con cui gli indagati eliminano una penale, aumentano gli interessi, facilitano il pagamento di riserve e fanno vincere un appalto ad una società amica.

LE AMMISSIONI DELLA DAMA NERA - L'operazione di oggi è scattata dopo le ammissioni di Antonella Accroglianò, la dirigente Anas soprannominata appunto 'dama nera' (considerata al vertice del sistema corruttivo denunciato a ottobre) e da successivi riscontri e verifiche effettuati dagli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Roma. 

LE ACCUSE A MARTINELLI - I reati ipotizzati a carico di Martinelli (turbativa d'asta e corruzione) sono in concorso proprio con la Accroglianò, oltre che con il presidente della commissione della gara per l'aggiudicazione dei lavori Pa2/14, con l'altra dirigente Anas Elisabetta Parise e con l'imprenditore Giuseppe Ricciardello. Secondo l'accusa il deputato "poteva garantire la nomina di un presidente di gara che non fosse ostile all'impresa Ricciardello". La commessa che mette nei guai Martinelli riguarda, in particolare, i lavori della strada statale 117 Centrale Sicula in corrispondenza dello svincolo con la Ss 120 e lo svincolo di Nicosia nord. Martinelli sarebbe stato destinatario di 10mila euro rispetto a una promessa complessiva pari a 270mila da divedere con Accroglianò e Parise.

ANAS: PERSONE GIA' LICENZIATE  - "Le persone oggetto di provvedimenti cautelari sono quelle che erano state già arrestate nella prima fase delle indagini e già licenziate da Anas con procedura accelerata", precisa l'azienda in una nota del Cda, seppur "con qualche attesa eccezione". Anas commenta "positivamente i nuovi provvedimenti cautelari emessi dalla Procura di Roma, anche grazie alla collaborazione attiva di Anas prestata nel corso di questi mesi".