Giovedì 25 Aprile 2024

Ammazzato a coltellate in casa La fuga dell’amico dura 20 ore Catturato su un treno in Romania

Michael Alessandrini, 30enne con problemi psichiatrici, è stato fermato sul convoglio per Brazov. Aveva rubato l’auto del papà per scappare. La famiglia: "Il dolore per ciò che ha fatto ci uccide"

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di Roberto Damiani

PESARO

Lo hanno catturato ieri intorno alle 13 su un treno diretto a Brazov, Transilvania, Romania. Per la procura di Pesaro, è l’assassino di Pierpaolo Panzieri, il 27enne ucciso la sera di lunedì scorso in casa a Pesaro con 13 coltellate alla schiena e il taglio della gola. Il presunto omicida è un suo amico: si chiama Michael Alessandrini, 30 anni, pesarese, nullafacente, con problemi psicologici, una stanza d’albergo come casa all’hotel San Marco, gestito dai genitori, e mai sottoposto a cure specifiche.

Dopo aver ammazzato Pierpaolo è fuggito, non ha preso soldi né altro. È sparito solo il cellulare della vittima. La fuga dell’assassino in auto da Pesaro è durata, stando alla cartina, poco meno di 2000 chilometri e 20 ore di viaggio. Viaggiava su una vecchia Renault Clio del padre, che lo ha lasciato a piedi per mancanza di benzina poco lontano da Brazov. La polizia romena ha visto la vettura ai margini della strada, ha controllato la targa segnalata dalla polizia italiana, ha raggiunto il treno che era partito poco prima da una vicina stazione ed ha fermato il convoglio arrestando Alessandrini. Il quale aveva addosso elementi che proverebbero ancora di più la sua responsabilità nel delitto. Forse il coltello o il cellulare della vittima, che aveva rubato per non lasciare tracce dei messaggi. La famiglia del fuggiasco, al telefono, non intende parlare perché "il dolore per quello che ha fatto ci sta uccidendo e non finirà mai più".

Stando ad indiscrezioni, il 30enne avrebbe fatto delle ammissioni alla polizia rumena ma non ci sono ancora conferme messe per iscritto. Alessandrini è stato fermato per motivi amministrativi dalla polizia rumena, non essendo ancora notificato il mandato di arresto internazionale per omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e dai futili motivi. Soltanto ieri sera, le autorità romene hanno ricevuto l’ordinanza di custodia di carattere internazionale che hanno notificato al 30enne, il quale già da oggi dovrà comparire davanti al giudice romeno.

Potrà dire quello che è successo la sera del 20 febbraio a casa del suo amico d’infanzia Pierpaolo Panzieri, ragazzo amante della musica e della compagnia, da 15 giorni in affitto in una casetta del centro storico di Pesaro, felice quindi di ospitare amici, a maggior ragione quelli dell’infazia come Michael Alessandrini. Eppure qualcosa, intorno alla 23, ha fatto degenerare la serata armando la mano del 30enne, il quale non ha esitato a sferrare 12 coltellate alla schiena di Piepaolo che ha cercato di difendersi fuggendo in bagno. Non è riuscito a chiudersi dentro, Alessandrini lo ha finito tagliandogli la gola. Poi la fuga in auto, sapendo di avere in tasca 500 euro della nonna. Si è portato dietro anche il coltello dell’omicidio. Non è ripassato nella camera d’albergo dove viveva, benché sporco di sangue. La polizia ha perquisito la stanza ma non sono state rilevate tracce di sangue.

È fuggito subito verso Est, una direzione che l’avrebbe portato probabilmente in Ucraina. È stato fermato prima perché la squadra mobile, pur indagando con 12 ore di ritardo dai fatti, ha rintracciato il percorso della vettura attraverso i valichi di frontiera. La cattura a Brasov non è arrivata a caso. Il questore Raffaele Clemente ha commentato: "Il presunto omicida, subito dopo il delitto, si era dato alla fuga in auto ancora sporco del sangue della vittima, arrivando in Romania. Un fatto di sangue non connesso ad un’azione predatoria o ad altri fatti delittuosi commesso da un giovane uomo legato da un rapporto di amicizia al Panzieri".