Mercoledì 24 Aprile 2024

Amedeo Matacena è morto. L'ex deputato di Forza Italia colto da infarto a Dubai

Da oltre 10 anni viveva negli Emirati Arabi dove era fuggito dopo una condanna a 5 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa

Amedeo Matacena (ImagoE)

Amedeo Matacena (ImagoE)

Dubai, 16 settembre 2022 - È morto Amedeo Matacena, ex deputato di Forza Italia scappato a Dubai circa 10 anni fa per sfuggire alle maglie della giustizia dopo una condanna in via definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa. Il 59enne, politico e armatore italiano, è stato colto da infarto ed è deceduto subito dopo il ricovero in ospedale negli Emirati Arabi, dove viveva. 

La notizia della morte era circolata nel pomeriggio a Reggio Calabria, città dove Matacena aveva visuto prima di scappare a Dubai, e dove presto sarebbe tornato visto che erano stati revocati sia l'ordinanza di custodia cautelare che il sequestro dei beni. Ma il decesso, confermato dai legali dell'ex parlamentare, Marco Tullio Martino, Enzo Caccavari e Renato Vigna, glielo ha impedito. 

Matacena in tutti questi anni aveva sempre rifiutato l'etichetta di latitante, definendosi "rifugiato". Nulla erano serviti i tentativi messi in atto più volte dal Ministero della Giustizia per ottenerne l'estradizione in Italia, tanto da far sospettare che avesse importanti aiuti esterni, probabilmente da qualcuno che non avrebbe voluto il suo rientro in Italia. 

Matacena dal suo rifugio dorato negli Emirati arabi aveva sempre seguito le vicende giudiziarie in cui era coinvolto. Lui, figlio di un armatore e di una miss Italia, era entrato in Parlamento nel 1994 con Forza Italia, ed era stato confermato nel 1996. Ma di lì a poco il suo mondo crollava con il coinvolgimento in un troncone della maxi inchiesta "Olimpia". Matacena era stato condannato a 5 anni di reclusione con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Pena successivamente ridotta dalla stessa Suprema corte a tre anni. 

Nel 2004 era stato assolto in un'inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Catanzaro in cui figuravano come parte lesa alcuni magistrati di Reggio Calabria. Poi finì nell'inchiesta condotta dall'attuale Procuratore della Repubblica aggiunto di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo, denominata "Breakfast". Tra i coinvolti figuravano l'ex ministro dell'Interno Claudio Scajola e l'ex moglie di Matacena, Chiara Rizzo. I due furono condannati in primo grado, rispettivamente a due anni e ad un anno di reclusione per procurata inosservanza della pena. La colpa era aver favorito la latitanza dell'ex parlamentare. 

A Dubai Matacena ha sposato Maria Pia Tropepi, ex modella e medico, ed é in attesa di due gemelli. Matacena ha anche altri due figli: uno nato dalla relazione con l'annunciatrice televisiva Alessandra Canale, e l'altro da Chiara Rizzo.