Alto Adige, la denominazione resta. Dietrofront dopo le polemiche

La giunta provinciale ha approvato un disegno di legge ad hoc per modificare l'articolo 1 di una legge che imponeva il nome di 'Provincia di Bolzano' o Suedtirol

Il ministro Francesco Boccia e il cartello stradale trilingue

Il ministro Francesco Boccia e il cartello stradale trilingue

Bolzano, 22 ottobre 2019 - E alla fine la provincia autonoma di Bolzano continuerà a chiamarsi Alto Adige, come sempre. Tra incongruenze, errori voluti o involontari, tentativi di tamponare l'accaduto, secessionisti sudtirolesi al settimo cielo per la cancellazione di un toponimo italiano (Sudtirol,  in tedesco, si poteva dire), è arrivato il dietrofront. Dunque chi abita lassù - nella provincia più settentrionale d'Italia - e appartiene al gruppo linguistico italiano, resterà 'altoatesino' (sudtirolese, se si vuole indicare un cittadino madrelingua tedesco).  La giunta provinciale di Bolzano ha approvato un disegno di legge ad hoc per modificare l'articolo 1 della legge europea e (ri)sostituire il termine 'Provincia di Bolzano' con 'Alto Adige'. Il testo arriverà in consiglio provinciale a fine novembre. 

La vicenda era scoppiata una decina di giorni fa quando il Consiglio, supportato dai voti dei secessionisti della Suedtiroler Freiheit (avevano proposto la mozione) e del partito di raccolta, la Suedtiroler Volkspartei (l'unico contrario su tutta la legge l'esponente di Fratelli d'Italia), approvava nel testo italiano la sostituzione della storica denominazione 'Alto Adige' in 'Provincia di Bolzano'. 

Il governatore  Arno Kompatscher, strigliato dal ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia - che aveva minacciato di impugnare la legge che cancellava 'Alto Adige' - ha ammesso le colpe e annunciato che provvederà al più presto alla rimodulazione dell'articolo 1 della legge europea 2019.  Molto rumore per nulla? "Si è trattato di un'incongruenza a cui abbiamo voluto porre rimedio nel più breve tempo possibile", ha precisato Kompatscher, ribadendo "che non si è mai voluta abolire la parola Alto Adige, che continuerà a essere utilizzata come riferimento geografico al territorio, così come si utilizza Suedtirol nella forma tedesca". Kompatscher, a questo punto, ha ricordato: "Quando ci si riferisce alle istituzioni, invece, è giusto parlare di Provincia di Bolzano in italiano e di Provinz Bozen in tedesco".

Il voto in giunta provinciale, formata da Svp e Lega, è stato unanime. La mini legge dovrà comunque essere approvata dal consiglio provinciale, nel frattempo Bolzano ha già informato Roma per evitare l'impugnazione della legge europea. Il "caso Alto Adige" aveva infatti scatenato una tempesta politica. "Se c'è una differenza io sono obbligato a impugnare e mi auguro che la Provincia abbia gli strumenti per correggere in corsa questo aspetto, perché non è ammissibile e non è tollerabile", aveva fatto sapere senza mezzi termini il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia.