Mercoledì 24 Aprile 2024

Alto Adige, nome vietato per legge. Esisterà solo 'provincia di Bolzano'

Lo ha deciso il Consiglio provinciale di Bolzano. Resta invariato il vocabolo in lingua tedesca, Suedtirol. Il ministro Boccia: "Pronti a impugnarla"

Alto adige, I denti di Terra Rossa nel gruppo dello Sciliar (Ansa)

Alto adige, I denti di Terra Rossa nel gruppo dello Sciliar (Ansa)

Bolzano, 13 ottobre 2019 - Le parole 'Alto Adige' e 'altoatesino' sono state cancellate per legge, e dal giorno successivo alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione, non dovranno più essere usate. L'unica dizione in lingua italiana da utilizzare per indicare la terra di confine più a nord d'Italia sarà 'Provincia di Bolzano'. Resta invariato il vocabolo in lingua tedesca, Suedtirol.  Lo ha deciso il Consiglio provinciale di Bolzano, che con 24 sì (Suedtiroler Volkspartei, Suedtiroler Freiheit e Freiheitlichen), un no (quello di L'Alto Adige nel cuore-Fratelli d'Italia) e 5 astensioni (tra Pd, Verdi, Lega, Team Koellensperger), ha approvato il disegno di legge n.30/19-XVI di iniziativa giuntale circa le "Disposizioni per l'adempimento degli obblighi della Provincia autonoma di Bolzano derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea".

Il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher ha detto: "Credo che il Governo italiano non si permetterà di impugnare questa legge, l'impugnazione sarebbe un grave affronto, e comunque non ci sarebbero problemi davanti alla Corte costituzionale". Successivamente il Landshauptmann ha aggiunto, "il mio appello è di venirci incontro, io preferisco il termine 'Sudtirolo' ma nella Costituzione si parla di 'Regione Trentino Alto Adige/Sudtirol' e di 'Provincia autonoma di Bolzano'".

Il ministro Boccia: "Cambiare la norma o la impugniamo". 

Ma nella serata di oggi è arrivata la risposta del governo italiano nelle vesti del ministro agli Affari regionali Francesco Boccia. "Ho personalmente chiesto al Presidente Arno Kompatscher di intervenire sulla norma -. ha comunicato Boccia - E' necessario rendere i testi italiani e tedeschi perfettamente identici e rispettosi della Costituzione. Se così non dovesse essere la legge sarà impugnata dopo la sua pubblicazione". 

Proprio a Boccia si era appellata subito la forzista Michaela Biancofiore  "affinché la aberrante legge venga immediatamente impugnata". Biancofiore parla di "atto gravissimo di abolizione della toponomastica, un attentato vero e proprio alla Costituzione" aggiungendo che "lasciar passare un tale affronto al sistema Paese sarebbe come accettare che una minoranza nazionale che assuma il controllo del governo nazionale, abolisca il termine Italia". 

Durissima la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni: "Continua l'ignobile guerra di aggressione della Svp e dei secessionisti sudtirolesi all'italianità dell'Alto Adige. È vergognosa la decisione del Consiglio provinciale di Bolzano di cancellare le parole "Alto Adige" e "altoatesino". Fratelli d'Italia chiede al Governo di rispondere con nettezza a questo inaccettabile affronto e di impugnare immediatamente questa scandalosa legge anti-italiana, che calpesta la Costituzione e la nostra storia". 

E in una nota interviene anche Maria Elena Boschi,  presidente dei deputati di Italia Viva: "Aver cancellato il termine 'Alto Adige' con un colpo di maggioranza è stato un grave errore. Mi auguro che si tratti di un caso isolato e che si possa porre rimedio. Sarebbe imperdonabile buttare via il lavoro che per anni la popolazione di lingua italiana, tedesca e ladina hanno fatto per rispettarsi reciprocamente e crescere insieme. Del resto anche la nostra Costituzione e anche lo statuto di autonomia non lasciano spazio ai dubbi

Molto critico anche Andrea Mazziotti, di +Europa: "Trovo semplicemente folle la legge della Provincia di Bolzano voluta dagli autonomisti che ha eliminato le parole italiane Alto Adige e altoatesino da qualsiasi definizione legislativa. La Costituzione parla di Trentino Alto Adige (art. 131) e di Alto Adige / Sudtirol (art. 116). Ora il governo impugni la legge. Qui l'autonomia non c'entra. E' un'offesa all'Italia e alla Costituzione".