Altavilla Milicia (Palermo), 19 febbraio 2024 - Ad Altavilla Milicia (Palermo) nessuno aveva colto i segnali delle farneticazioni ‘diaboliche’ che ha portato alla strage in famiglia. Quell’ossessione che il demonio ‘possedesse’ i suoi. “Giovanni Barreca non faceva vita sociale - racconta al telefono a Qn.net il sindaco Pino Virga -. La moglie sì, ha lavorato per il Comune. La famiglia era conosciuta, erano note le necessità economiche. Si erano mossi gli assistenti sociali, la Caritas garantiva un sostegno alimentare”. Ma nessuno aveva mai colto altro. Nessuna confidenza, nessun cenno a quella farneticazione che il diavolo stava “mangiando” i suoi, questa l’ossessione di Barreca.
Le preoccupazioni economiche erano state al centro degli ultimi messaggi che Antonella Salamone aveva scambiato con un’amica. “Lei era preoccupata per le sue condizioni economiche, poi all’improvviso non mi ha risposto più. Ho capito che qualcosa non andava”. “Antonella – aggiunge la donna – non mi aveva parlato di questa coppia”.
Il sindaco, che di professione fa l’avvocato, dice di aver visto quei due per la prima volta nelle foto sul giornale. La casa appartata dal paese ha favorito probabilmente tanti segreti inconfessabili.
L’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, lasciando la camera ardente davanti alle bare dei fratellini, Emanuel e Kevin Barreca, ha messo in guardia: “Diffidiamo di tutti quelli che si inventano guaritori o santoni, diffidiamo tutti. Ma questo è anche il segno di una fragilità mentale e la conseguenza forse di una impostazione che noi occidentali ci siamo dati. Abbiamo rinunciato al vero volto di Dio e altri rischiano di prendere il sopravvento”.