Mercoledì 24 Aprile 2024

Adunata Alpini Trento, incendiate tre centraline. Treni cancellati e ritardi

Ancora atti di vandalismo contro il raduno annuale del corpo degli Alpini in Trentino, si segue la pista anarchica. Nel pomeriggio l'incendio della terza centralina: chiusa la linea Valsugana

Atti di vandalismo contro l'adunata degli alpini a Trento (Ansa)

Atti di vandalismo contro l'adunata degli alpini a Trento (Ansa)

Trento, 11 maggio 2018 - Un avvio problematico per il primo giorno della 91esima Adunata nazionale degli Alpini a Trento, che dovrebbe portare in città qualcosa come 600 mila penne nere. Dopo gli atti vandalici e i sabotaggi dei giorni scorsi, nella notte sono stati appiccati due incendi ad altrettante centraline elettriche ferroviarie in Trentino mentre una terza è stata incendiata nel primo pomeriggio. I roghi hanno interessato la linea Verona-Brennero, a Lavis e quella Valsugana, a Villazzano di Trento e Caldonazzo, causando cancellazioni di treni e ritardi nel traffico ferroviario anche di 90 minuti. 

Le Ferrovie dello Stato hanno fatto sapere di aver attivato linee di autobus di emergenza per sostituire i treni bloccati e la Provincia di Trento ha annunciato il completo ripristino delle linee entro le ore 15. I primi due roghi sono avvenuti nella notte, tra le  3.30 e le 4, mentre la terza centralina è stata incendiata nel primo pomeriggio e ha portata alla chiusura della linea Valsugana fino a nuovo ordine. Sugli episodi sta indagando la Digos, che segue la pista della matrice anarchico-insurrezionalista nonostante non ci siano ancora state rivendicazioni. Per appiccare il fuoco alle strutture, prima a quella di Lavis poi a quella sulla Valsugana, sarebbe stato utilizzato materiale infiammabile anche se le verifiche scientifiche di accertamento sono ancora in corso.

Gli incendi dolosi fanno seguito ad altri episodi di vandalismo non rivendicati avvenuti nei giorni scorsi a Trento: due notti fa sono state infatti prese a sassate le vetrine di un negozio che vende prodotti ufficiali dell'adunata, mentre qualche giorno prima erano comparse su alcuni muri del centro cittadino delle scritte ingiuriose, sempre indirizzate agli Alpini. In contemporanea, l'altro ieri, alcuni studenti universitari di Sociologia avevano occupato l'aula studio Rostagno.

"Non ci fermeranno, sarà una festa"

Il presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi dice con forza: "Non ci fermano e l'Adunata è e sarà una festa. Ottimo il funzionamento delle previste procedure di emergenza e grazie a tutti quelli che stanno lavorando per limitare i disagi agli utenti". Stamattina Rossi ha presieduto una riunione straordinaria della sala operativa allestita dalla Protezione civile del Trentino. Condanna è stata espressa anche all'assessore alla protezione civile, Tiziano Mellarini, dall'assessore provinciale ai trasporti, Mauro Gilmozzi e dalla leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, che su Facebook ha commentato: "Nel giorno del loro raduno nazionale, un pensiero speciale a tutti gli alpini. Mentre qualche delinquente cerca di disonorarne la memoria - tra manifesti indegni e sabotaggi vari - noi continuiamo a essere al loro fianco. Onore al corpo degli alpini!". Intanto, la Protezione civile fa sapere che a Trento sono già arrivate più di 100mila persone.

Presente all'evento anche il leader della Lega, Matteo Salvini, che ha postato su Twitter una foto accompagnata dalla frase: "Viva gli Alpini".

 

GLI ALPINI: "NESSUNA PAURA DEI SABOTAGGI" - Commentando gli attacchi alle centraline gerroviarie l'Associazione nazionale Alpini ha rilasciato un comunicato in cui si legge: "Gli episodi di sabotaggio avvenuti questa notte in Trentino stanno avendo grande ricaduta mediatica. L'Associazione nazionale alpini, pur rammaricandosi di questi fatti, ritiene che si tratti di fenomeni deprecabili ma assolutamente ininfluenti sullo spirito alpino che anima l'associazione"."In particolare - continua la nota - questa Adunata nella città di Trento ha proprio lo scopo di ribadire la volontà di costruire serenamente un clima di collaborazione e di fraternità reciproca. Per queste ragioni l'Ana sente di poter vivere questi momenti con assoluta serenità d'animo, attorniata dalla stima e dall'affetto della popolazione locale, evitando di enfatizzare episodi che rimangono marginali e ben al di sotto della rilevanza che probabilmente volevano attribuirvi i loro autori".