Mercoledì 24 Aprile 2024

A Roma nervi sempre più tesi Michetti querela Lilli Gruber

Migration

La campagna elettorale a Roma s’infiamma ogni giorno di più. Del resto, la posta in gioco è molto alta. Meloni, più che Salvini, si gioca tutto. Letta pure, dall’altro. I candidati, sia quelli esclusi dal ballottaggio (Calenda e Raggi) sia quelli che, invece, si giocheranno i favori dell’elettorato romano, cioè Michetti e Gualtieri le stanno provando tutte pur di convincerli. Con strategie assai diverse.

Michetti perde la trebisonda e appare nervoso. Gualtieri – tutto tranne che “simpatico“ – macina chilometri, visita quartieri (specie di periferia, ora) e confida nei suoi portatori di voti, cioè i vari “sottopanza“ di Goffredo Bettini ("il Pd quando è supponente perde, quando è arioso vince", dice), che lo hanno “cinturato“ e che ne dettano ritmi, orari e parole. Michetti, però, che pure è in testa, seppur di poco, ora tira fuori la grinta. Troppa. Ieri, in un colpo solo, è riuscito a cercare di accattivarsi, goffamente, le simpatie dei grillini, annunciando che prenderà "un caffè" con la Raggi (la quale, però, lo ha promesso pure a Gualtieri: si spera che se li farà offrire, almeno), e quelle dell’intellighentija radical chic capitolina. Annuncia querela alla giornalista, e conduttore di Otto e Mezzo (La7), Lilli Gruber che, l’altra sera, ha detto: "Michetti viene dal mondo della destra-destra-destra, forse anche un po’ neofascista". Michetti ha annunciato querela: "Io non conosco la Gruber, ma tutti conoscono la mia storia e lei ha detto il falso".

In effetti, Michetti viene dalla destra della Dc, poi Udc, e – ai tempi – diceva di stimare molto… Gualtieri, quindi proprio “fascista“ non è. Meloni – esasperata dall’inchiesta (giornalistica) sul Barone Nero e sui neofascisti che ha in casa (quelli sì, che ci sono), si è molto adirata pure lei, parlando di una vergogna chiamata giornalismo" e di "delirio Gruber in tv".

Ma alla Meloni le suona pure Calenda, che ha annunciato il suo endorsement (personale) per Gualtieri, "purché non prenda assessori dei 5Stelle" (Gualtieri giura e spergiura che non lo farà), spiegandole che "Azione non si allea con nessuno e resterà all’opposizione, anche in caso di vittoria di Gualtieri. "Fossi in te – la stoccata – rifletterei sulla tua capacità di scelta della classe dirigente, che obbliga anche le persone non tenere col Pd a scegliere Gualtieri, per evitare il disastro Michetti. La prossima volta fai meno la fenomena, dai retta a Silvio e candida Bertolaso". Il quale avrebbe vinto ma il centrodestra ha preferito non candidarlo...

Ettore Maria Colombo