Giovedì 25 Aprile 2024

Primo maggio, la storia. Perché (proprio oggi) è la festa dei lavoratori

Le battaglie, nel Mondo e in Italia, per la giornata lavorativa di 8 ore La scaletta del concerto del Primo maggio 2018 a Roma Previsioni meteo, ponte 1 maggio 2018: ecco i temporali. "Poi forte ondata di maltempo"

Un'operaia al lavoro (ImagoE)

Un'operaia al lavoro (ImagoE)

Roma, 1 maggio 2018 - Che il Primo maggio sia la festa dei lavoratori è cosa arcinota. Non tutti però sanno esattamente quale sia l'origine di questa ricorrenza celebrata in molti Paesi del mondo e naturalmente anche in Italia. Ripercorriamo allora le vicende dei due secoli scorsi per raccontarne la vera storia. Anzitutto ricordiamo però cosa esattamente si festeggia: il 1 maggio di ogni anno si celebra la riduzione della giornata lavorativa a 8 ore, una conquista che ha richiesto impegno e lotte - anche sanguinose - da parte della classe operaia, e dunque tutt'altro che scontata. 

PERCHE' IL PRIMO MAGGIO - In principio fu l'Illinois. E' qui che per la prima volta viene promulgata una legge che garatisce un massimo di ore (otto) lavorate per giorno. E' il 1867. In Italia ci vorranno altri decenni per ottenere una normativa simile (il regio decreto legge del 1923). Ci si arriverà grazie al lavoro dell'Internazionale, l'associazione operaia nata in Europa per riuinire i gruppi politici di sinistra di Paesi diversi. 

Nell seconda metà dell'800 negli Stati Uniti si ripetono manifestazioni nate per ottenere un orario di lavoro umano: l'esperienza dell'Illinois infatti fa scuola. Ma la scelta del primo maggio come data per celebrare la festa del lavoro segue i gravi incidenti accaduti nei primi giorni di maggio del 1886 a Chicago e conosciuti come rivolta di Haymarket: il 3 maggio i lavoratori in sciopero di Chicago si ritrovano in protesta all'ingresso della fabbrica di macchine agricole McCormick: la polizia apre il fuoco e ne uccide due.

Insorgono gli anarchici locali che indicano una manifestazione di protesta: il giorno dopo durante i cortei scoppia una bomba che provoca la morte di sei poliziotti e una cinquantina di feriti. Per tutta risposta gli agenti sparano sulla folla. Nessuno ha mai saputo né il numero complessivo delle vittime di quella giornata né chi sia stato a lanciare la bomba. Si sa però che fu il primo attentato dinamitardo nella storia degli Stati Uniti.

Il 20 agosto 1887 il tribunale condanna a morte 8 anarchici, che furono impiccati l'11 novembre a Chicago. Uno di loro, August Spies, prima di morire riesce a urlare: "Verrà il giorno in cui il nostro silenzio sarà più forte delle voci che oggi soffocate con la morte".

IN ITALIA - In Europa la festività del primo maggio viene ufficializzata dai delegati socialisti della Seconda Internazionale riuniti a Parigi nel 1889 e ratificata in Italia due anni dopo. Tra le prime documentazioni filmate della festa in Italia, il produttore cinematografico Cataldo Balducci presenta il documentario sulla 'Grandiosa manifestazione' per il primo maggio 1913 ad Andria che riprende la festa in sette quadri: si può vedere il corteo che percorre le strade affollate della città: gli uomini, tutti con il cappello, seguono la banda che suona, con alcune bandiere. Ecco il filmato:

IL CONCERTONE - L'1 maggio 1955 papa Pio XII istituì la festa di San Giuseppe lavoratore, perché tale data potesse essere condivisa a pieno titolo anche dai lavoratori cattolici. Dal 1990 i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil organizzano a Roma il 'concertone', rivolto soprattutto ai giovani: si tiene in piazza San Giovanni, dal pomeriggio a notte, con la partecipazione di molti gruppi musicali e cantanti, ed è seguito da centinaia di migliaia di persone, oltre a essere trasmesso in diretta televisiva dalla Rai. Concerto Primo maggio 2018, gli artisti in piazza a Roma

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LA STRAGE DEL '47 - La mattina del 1 maggio 1947 da Piana degli Albanesi, San Cipirello e San Giuseppe Jato, più di duemila tra contadini e braccianti con le loro famiglie, si incamminano verso Portella della Ginestra per celebrare la festa dei lavoratori. Poco dopo le dieci, mentre è in corso il comizio, si sentono i primi spari. Non sono mortaretti esplosi per la festa, come qualcuno crede in un primo momento: sono fucili e mitragliatrici che fanno fuoco su una folla inerme. Il bilancio è di 11 morti e oltre 30 feriti: è la prima strage della storia della Repubblica.

La festa del lavoro venne celebrata anche in una canzone della mondine.