Venerdì 26 Aprile 2024

Se si mobilita la borghesia

Pochi giorni fa a sorpresa una folla molto femminile si è radunata sotto il Campidoglio a protestare contro la sindaca Raggi per i cumuli di rifiuti che invadono, insozzano, deturpano le vie della capitale, per le buche che insidiano l’incolumità dei passanti e la stabilità di macchine, motorini e biciclette, per lo sfascio dei trasporti pubblici. Una protesta civile nei modi, precisa nelle accuse, chiara e netta nella richiesta di dimissioni di una sindaca che tra l’incompetenza e l’ignoranza dell’amministrare e gli impicci e gli impacci creati da lei stessa e dai suoi amici non ha mai cominciato a fare sul serio il suo mestiere di prima cittadina, cioè di custode responsabile del suo territorio. Sabato scorso a Torino un gruppo di donne coscienziose e coraggiose ha chiamato a raccolta i concittadini contro la sindaca Appendino, la sua giunta a 5 Stelle e un modo di amministrare che consiste nel dire solo no e nel non fare nulla. Le stime degli organizzatori e della questura, per una volta unanimi, parlano di trentacinquemila torinesi che hanno risposto all’appello delle promotrici.

Eppure a promuovere l’iniziativa non c’erano apparati di partito o di sindacato, non treni e truppe cammellate né militanti obbedienti alle mobilitazioni a comando. Se c’erano anche rappresentanti delle opposizioni politiche o di organizzazioni sociali, sindacali, di categoria, c’erano come singoli e per questioni di principio. C’erano con il cervello, non con la pancia. Gente che vive del proprio lavoro e che pensa con la propria testa, gente mobilitata perché convinta dalle ragioni e dalle sobrie parole d’ordine delle sette signore che vogliono la Tav – come in Puglia altre vogliono la Tap e l’Ilva a Taranto – perché la Tav significa crescita, sviluppo, lavoro, progresso. Significa non isolarsi ma connettersi – all’Europa, al mondo – ,significa progredire anziché regredire, cioè decrescere come vorrebbe un malinconico Grillo che nell’evento ci ha letto "il ritorno della borghesia". Forse annusa che se le signore abbandonano i salotti e scendono in piazza la pacchia populista sta per finire