Mercoledì 24 Aprile 2024

Un valzer pericoloso

Berlusconi e Forza Italia sono vittime di un paradosso. Fino al 4 marzo, data delle elezioni, erano sospettati di potenziale tradimento. Veniva prefigurato un redivivo patto del Nazareno fra FI e Pd, da fare subito dopo le elezioni, per mandare nel dimenticatoio Salvini e Di Maio. I numeri richiesti per l’operazione, del tutto teorica, imponevano che il demiurgo Berlusconi sforasse ad abundantiam il 20% dei suffragi e che il Pd di Renzi conservasse almeno il 25% del Bersani d’antan. Il resto lo avrebbe fatto il piccolo premio di maggioranza della quota uninominale. Forse era questo il calcolo di Pd e FI, che hanno votato questa legge elettorale. Poi però Berlusconi, che ha fiuto politico da vendere, si è cautelato costruendo la grande alleanza a destra; operazione resa quasi impossibile a Renzi da Leu. Per due motivi: primo, perché la legge premiava le coalizioni; poi, perché si sarebbe precostituito due forni, come si diceva ai tempi della Dc, uno a destra e uno a sinistra. Le elezioni sono andate male e gli è rimasto in mano un forno solo, quello dell’alleanza di centrodestra. Ora il sospetto, a parti invertite, colpisce Salvini che potrebbe correre da solo con Di Maio, mollando gli alleati. Facendo due conti, i numeri in Parlamento ci sarebbero. Ma l’operazione avrebbe deleterie controindicazioni per la Lega. Intanto, nella nuova alleanza Salvini subirebbe l’egemonia di Di Maio che ha il doppio dei voti, passando dal felice stato di leader del centrodestra a quello infelice di gregario dei 5Stelle. Poi tradirebbe l’elettorato che ha votato la Lega in coalizione e che su di questa ha trasferito i consensi quando ha votato il candidato uninominale. Infine, alle prossime consultazioni al Quirinale si presenterebbe come l’affossatore dell’alleanza di centrodestra e sarebbero dolori, soprattutto nella prospettiva di ritorno alle urne. Ecco perché i giri di valzer di Salvini dovranno presto finire. Pena il suicidio.

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