Mercoledì 24 Aprile 2024

La lezione di Piero Angela: studio, competenza e l'idea di rendere un servizio al pubblico

Dal jazz alla nascita del Cicap per combattere le fake news. Era trasversale ed è stato capace di crescere generazioni di telespettatori

Paola Severini Melograni

Paola Severini Melograni

Il mio primo capo, l’uomo che mi ha aperto le porte del mondo magico della Rai (passando da quella stretta ma davvero formativa della radio) si chiama Adriano Mazzoletti ed è il più grande esperto di jazz del nostro Paese (qualcuno dice anche d’Europa!). Mazzoletti, assieme a Silvio Garattini,è stato un grande amico di Piero Angela. Poiché leggerete qualunque cosa sulla storia di Angela, uomo dalle molteplici vite, voglio raccontarvelo visto dai suoi amici, uno esperto di musica e uno scienziato. Comincio dalla musica perché è stato grazie a Mazzoletti e a una indimenticabile serata alla Casa del jazz a Roma che ho capito quale personaggio fosse Piero Angela. Mazzoletti presentava i grandi del jazz mondiale e raccontava aneddoti e biografie (erano tutti passati per la capitale e quindi il pubblico, davvero privilegiato, di quella sera vedeva scorrere su un grande schermo sopra il palco cinquant’anni di jazz mondiale). Ma la cosa stupefacente era che al termine di ogni ritratto, Angela,che allora stava per compiere 90 anni, improvvisava al pianoforte un pezzo ispirato al musicista in questione. Tutto questo si svolgeva in un turbinio di note, applausi e senza prendere fiato.

Avremmo probabilmente avuto un grande musicista in più (Piero Angela è riuscito proprio pochi giorni fa a terminare il suo disco) ma avremmo perso il migliore "conoscitore" della scienza che mai ci potesse capitare. E’ così che lo descrive Silvio Garattini, stessa età (quasi 94) anche se Angela con un pizzico di civetteria gli diceva che lui era più giovane (il primo era infatti del 28 novembre, il secondo di dicembre). Garattini fu tra i primi invitati a Quark, nato nell’82, quarant’anni fa quando i due giovanotti ne avevano 52. Si trovano bene subito e insieme danno vita al Cicap, un'associazione che combatte le fake news (anche se allora non si chiamavano così) del paranormale. Grazie all’aiuto di maghi e prestigiatori il "conoscitore" della scienza e il ricercatore-scienziato cominciano la loro crociata partendo proprio da quelli che piegano le forchette…con lo sguardo. Il Cicap è oggi una realtà che svolge un compito importante:lo scorso maggio a Padova ho potuto seguire il loro convegno annuale, pieno di giovani che esponevano le loro scoperte e pienissimo di giovani attenti ad ascoltare.

Eh sì, perché Angela era trasversale e si è cresciuto non una generazione di telespettatori, bensì quattro! La sua battaglia per una scuola che "facesse il suo dovere,quindi insegnasse a persone che devono studiare" (lapalissiano? Forse buonsenso e serietà? Certamente. Andate su Raiplay e scaricate la puntata di 'O anche no' sulla scuola,e troverete un Angela davvero arrabbiato). Insomma il professore di materie scientifiche che tutti avremmo voluto avere e che in qualche modo abbiamo avuto. La sua venuta in trasmissione e poi la presentazione che generosamente mi fece, pochi mesi dopo, la performance jazzistica in occasione della ristampa della biografia di Toscanini scritta da mio marito, Piero Melograni, fu la conferma che lui sapeva più o meno tutto (in quel caso si trattava di musica) e che, se magari non lo sapeva, si preparava benissimo.

Poiché però la mela non cade lontano dall’albero (e chi conosce Alberto Angela lo sa bene) io provai a ricambiare la sua cortesia ricordando la figura di suo padre, medico, antifascista, Giusto tra le nazioni. Un padre speciale coraggioso e colto e soprattutto un uomo che aveva regole molto severe a proposito di educazione. Mi fermo qui, anche se ci sarebbe moltissimo da raccontare, visto il lungo è ricchissimo chilometraggio del nostro eroe. L’esempio di Angela si può riassumere però in poche parole: studio, competenza, buona educazione nel porgere le notizie, classe e sense of humor e poi la scienza innanzitutto. Senza dimenticare mai che il servizio pubblico deve rendere un servizio al pubblico. Angela non ha mai lasciato la Rai. Facile no? Ditelo ai conduttori e agli autori che oggi dobbiamo sorbirci.