Venerdì 26 Aprile 2024

La mente giovane

Si vive di più. Mentre scorrevo, però, i dati del rapporto sulla salute mi ponevo l’interrogativo del valore assoluto dei giorni delle pecore e del leone. A chi giova vivere più a lungo come greggi alla deriva? Il rovescio della medaglia della longevità, infatti, è il rischio di trovarci a far parte di una popolazione composta da una percentuale rilevante di non autosufficienti. I metodi per mantenersi attivi non mancano certo: le discipline ginniche si sprecano, le diete fioccano. Eppure raramente si pensa alla mente. A poco serve non avere un filo di grasso ed essere dotati di muscolatura tonica se poi la testa non segue i progressi del corpo. La nostra sarà forse la prima generazione che arriverà alla vecchiaia con il cervello imbottito di messaggi audiovisivi, di condizionamenti di massa, di rifiuto delle culture tradizionali perché adducevamo la scusa che il tempo corre. Quando il tempo, infine, si riposerà stanco, che cosa ne sarà di una mente spesso passiva e poco allenata?

Ieri ho incontrato una anziana signora che si faceva strada con l’ausilio di un carrellino. Quando mi sono spostato di lato per cederle il passo, mi ha sorriso e ha ringraziato. Era un sorriso aperto, capace di accogliere la vita come il più bello dei regali. In quel gesto si intravedeva la caparbietà di chi sa alzare la testa e guardare al futuro con positività e affetto. Non importa quanta lunga sia la strada ancora da percorrere. L’ho immaginata al suo ritorno a casa, un bel libro da sfogliare per allenare la mente e tenersi sveglia sino al sopraggiungere della stanchezza. Per poi addormentarsi nella solita poltrona imbottita, la testa piena dei bellissimi sogni che solo una vita intensa può regalare. Ogni età ha i suoi privilegi. L’anzianità li racchiude tutti.