Mercoledì 24 Aprile 2024

L'Unione fragile

Angela Merkel ed Emmanuel Macron (Lapresse)

Angela Merkel ed Emmanuel Macron (Lapresse)

Che abbia avuto ragione l’Inghilterra? Mah, di sicuro questa Europa fa venire più voglia di exit che di rimanerci dentro. E già dire Europa, oggi, è veramente una parola grossa. Soprattutto è azzardato parlare di Unione, quando nessuna delle piccole patrie e dei piccoli leader attuali è in grado di pensare in grande, di disegnare una prospettiva comune che vada oltre i bisogni più immediati. Certo, non era dal pre vertice di ieri che dovevano uscire soluzioni a quello che qualcuno con spensieratezza definisce una risorsa, e che invece risulta essere il problema dei problemi: l’ondata migratoria.

Forse si è fatto pure qualche passo in avanti, almeno non facendone indietro. L’aver messo sul tavolo ognuno la propria proposta ha certamente contribuito a chiarire posizioni vissute a volte più sui media che direttamente. Che queste posizioni siano convergenti, è invece discorso completamente diverso. Talmente diverso che il simpatico Macron, giunto al minimo di popolarità nei sondaggi, ha tenuto subito a ribadire che l’Italia ha idee coerenti con i partner, ma nessuno ha portato dei veri e propri piani, e che sull’argomento c’è chi continua a speculare.

Anche la signora Merkel ha potuto al massimo spingersi a dire che siamo tutti responsabili. E quello della responsabilità comune è stato ancora una volta il pezzo forte della posizione italiana. Conte è soddisfatto: ha messo sul tavolo dieci punti e una parola d’ordine che tutti dovrebbero condividere: chi sbarca in Italia, sbarca in Europa. Questione di solidarietà da un lato, e politica dall’altro. Il guaio è che non funziona nessuna delle due. La solidarietà in pratica si è sempre tradotta nel "prendeteli e teneteli voi, e se non lo fate siete cattivi". La politica, come si diceva, cammina sulle gambe molli di leader deboli in patria a cui preme la propria sopravvivenza più di quella dei migranti, capaci al massimo, lo vedremo, di piccoli accordi. La spallata dell’Italia, se non altro, ha messo a nudo la fragilità di questa Europa. Chiamata in extremis a un colpo d’ala, a convincere che exit è peggio.