Giovedì 25 Aprile 2024

Le colpe dei genitori

Impegnati come siamo nella rincorsa dei tempi moderni, ci manca il tempo per assolvere le più banali incombenze. Ci scordiamo di mangiare, di dormire, di godere di un sacrosanto svago. Prima o poi, però, è lo stesso fisico a reclamare il conto e indurci a comportamenti meno compulsivi. In altri casi siamo costretti a recuperare tempo delegando a terzi le nostre mansioni. Caso tipico è il cibo a domicilio: non trovando un istante per preparare un sano pasto, me lo faccio recapitare a casa. Preoccupante è quando la delega riguarda i nostri affetti più cari. In caso di insoddisfacente risposta del delegato, siamo pronti ad addossare ad altri le colpe di ogni mancanza dei nostri figli, senza mai renderci conto di essere i soli responsabili del loro comportamento. Bene fa l’insegnante presa a sediate dagli allievi a esigere anche le scuse dei genitori per poter pensare al perdono.

I nostri ragazzi, per definizione, non sono esenti da ragazzate (per non dire peggio): le abbiamo fatte tutti. Importante è non far loro sentire di avere sempre le spalle coperte: a ogni mancanza deve corrispondere adeguata penitenza. Nell’ampio mandato a educare che stoltamente concediamo, la più gettonata è la scuola, fatto salvo malmenare il professore che ha messo un brutto voto al nostro piccolo genio. Segue lo sport, dove non è un bell’esempio biasimare i tifosi violenti e scazzottarsi sugli spalti della partitella del nostro asso del pallone. Senza voler con questo strumentalizzare i gravissimi fatti recenti, anche mandare ragazzini di tredici anni tra i pericoli della notte non è gesto da genitori assennati. Nulla ci vieta di amarli, ma proprio per questo sconfinato amore dobbiamo porre dei limiti alla loro giovanile esuberanza. Se non abbiamo la forza di farlo, ne usciranno degli alberelli deboli, capaci di piegarsi al primo vento e di non resistere alle mille tentazioni o ai pericoli della loro vita. Tirare una sedia a un insegnante o bullizzare un compagno di classe non sono comportamenti ‘da ragazzi’, ma pericolosi indici di instabilità futura. Meglio agire tempestivamente e con la forza dell’amore, prima che quei comportamenti si ripercuotano sulla loro stessa serenità.