Venerdì 26 Aprile 2024

Ces di Las Vegas, una diavoleria dietro l'altra. L'incubo è non riuscire a stare al passo

George Jetson rientrava a casa atterrando sul tetto con la sua utilitaria, una solerte cameriera robotizzata lo metteva comodo su una poltrona a levitazione magnetica e la cucina sfornava prelibatezze senza necessità d’intervento umano. Fantascienza? Sì, lo era quando, bambini, trascorrevamo i pomeriggi con le dita nella Nutella a guardare in bianco e nero le avventure de ‘I Pronipoti’ di Hanna e Barbera.

Oggi non è piùcosì: è sufficiente contemplare le proposte del salone di Las Vegas o scorrere i programmi di una casa automobilistica per rendersene conto: auto volanti, droni postini, cyber accompagnatori, esoscheletri pensanti, robot domestici. Pensate come sembra lontano il Nautilus ipotizzato dal profetico romanziere di Nantes. Sono passati “solo“ – se li consideriamo con una visione storica – 115 anni dalla scomparsa di Jules Verne e il mondo è rivoluzionato.  Anzi, è oggetto di una rivoluzione continua il cui tasso di obsolescenza pare più rapido degli stessi cicli di produzione.

Sapete che cosa mi stupisce? Non sono (soltanto) le meraviglie che costelleranno il nostro futuro, ma i tempi prepotenti con cui si concretizzano: abbiamo appena imparato a guidare l’auto che già dovremoimparare a volare, abbiamo appena capito un decimo delle infinite funzioni di un cellulare, che già ci prospettano nuove diavolerie. E non è possibile non restare al passo, pena la squalifica sociale. Tutto corre così in fretta che non si riesce quasi a tenersi aggiornati sulle ‘funzioni minime vitali’ dell’homus tecnologicus erectus. Non preoccupatevi, la prossima tappa in questo magico futuro saranno macchine che riusciranno a evolversi programmandosi autonomamente. Che fare quando si accorgeranno di non avere più bisogno di noi? Per adesso godiamoci questo impensabile presente. Il resto è soltanto fantascienza…