Mercoledì 24 Aprile 2024

Aiuti subito con i soldi del Mes. La tentazione suicida di rinviare tutto

Vincenzo De Luca, pirotecnico governatore della Campania, ha paragonato gli Stati generali di villa Pamphili al Concilio di Nicea. Convocato dall’imperatore Costantino nell’estate del 325 per riunire i vescovi d’Oriente e Occidente, il primo concilio dell’era cristiana si proponeva di risolvere una volta per tutte le divergenze sulla natura del Padre rispetto al Figlio. Se De Luca si riferiva all’etereo livello della discussione di palazzo Pamphili, ha qualche ragione. Ma dopo 36 giorni di dibattito, a Nicea fu riconosciuto il dogma fondamentale della cristianità (il Padre e il Figlio sono della stessa Sostanza) e il potere di Costantino si rafforzò inaugurando il cesaropapismo. Il nostro timore è che Costantino sia riuscito a mettere d’accordo i 1800 vescovi dell’intera Cristianità più facilmente di quanto Conte non abbia fatto finora con i quattro partiti della sua maggioranza. Anche se è difficile sostenere che proroga dei contratti a termine, Autostrade, Ilva e Alitalia siano materie più complesse della identità del Signore.

Dopo Nicea, la Chiesa si mise in marcia e 1700 anni dopo i risultati sono ancora visibili. E’ auspicabile che – dopo il seminario teologico di Villa Pamphili – la maggioranza smetta di filosofare e vada subito al punto. Il punto è questo. Speriamo di sbagliarci, ma abbiamo la sensazione che si vogliano rinviare alla legge autunnale di bilancio e comunque a non prima di settembre le scelte fondamentali in grado di cambiare il Paese. Ieri nel vertice di Bruxelles si è dovuto prendere atto che ci sono ancora resistenze da parte dei paesi “virtuosi” sulla quantità di soldi che ci spettano sul Recovery Fund e che in ogni caso questi soldi non ci arriveranno prima dell’anno prossimo. Sarebbero invece subito disponibili i 37 miliardi del Mes ma si è ancora indecisi se prenderli o no. Ci permettiamo tuttavia di ricordare – sulla scia di una folla capeggiata da Mario Draghi, Ignazio Visco e i presidenti di Confindustria , Confcommercio e Conftutto - che se non ci saranno immediatamente misure che abbattano il Muro di Berlino dei divieti e di sostegno reale all’economia spendendo subito il già tanto che si può spendere – a settembre dovremo moltiplicare i camion dell’esercito che portarono fuori da Bergamo le bare in eccesso per celebrare un funerale di massa. Il bollettino del Covid ancora ieri sera era buono, quello della terapia intensiva sociale è drammatico. Tutto qui.