Mercoledì 24 Aprile 2024

La dieta senza glutine è inefficace per molti bambini

Togliere il glutine dall'alimentazione può non bastare a eliminare i danni provocati dalla celiachia all’intestino

La dieta senza glutine non basta contro la celiachia - (Foto: Olycom)

La dieta senza glutine non basta contro la celiachia - (Foto: Olycom)

Soffrire di celiachia significa non riuscire a digerire il glutine, una proteina normalmente contenuta soprattutto nei cereali, e quindi, per esempio, nel pane e nella pasta. Nelle persone celiache l'assunzione di glutine danneggia l’intestino, distruggendone le cellule (enteropatia celiaca) e provocando, di conseguenza, la comparsa di molti sintomi a livello gastrointestinale come nausea, vomito, diarrea, gonfiore.  
 
L’unica cura possibile, per il momento, è la completa astensione dal glutine. Tuttavia, uno studio condotto presso il MassGeneral Hospital for Children di Boston, pubblicato sulla rivista Journal of Pediatric Gastroeneterology and Nutrition, ha rivelato che nei bambini anche una stretta osservanza della dieta può non bastare a eliminare il problema. 
 
LA RICERCA 
I ricercatori hanno esaminato i dati riguardanti 103 bambini e adolescenti con diagnosi di celiachia, che stavano seguendo una dieta gluten-free da circa due anni e mezzo. Tutti questi ragazzi, nonostante l'eliminazione del glutine dalla loro alimentazione, presentavano ancora sintomi intestinali o comunque anomalie negli esami del sangue, e sono stati quindi sottoposti una seconda volta al prelievo del tessuto intestinale (biopsia) e all’endoscopia.  
 
IL PROBLEMA RESTA 
La ripetizione dell'esame ha evidenziato che nel 19% dei ragazzi le enteropatie erano ancora presenti, pur con valori di anti-transglutaminasi tissutale (il principale parametro di laboratorio utilizzato per monitorare la celiachia) nella norma o con l’attenuazione dei sintomi. Di solito dopo la diagnosi di celiachia si cerca di non ripetere la biopsia, ma secondo i ricercatori si tratta dell’unico mezzo per capire se le enteropatie continuano a persistere nonostante la dieta di esclusione. 
 
I RISCHI
A proposito dello studio, il dottor Maureen Leonard ha chiarito: "Non conosciamo le conseguenze di una persistenza dell’enteropatia sul lungo termine, ma potrebbe esporre i bambini a complicazioni e addirittura compromettere una crescita e uno sviluppo ottimali".