Venerdì 26 Aprile 2024

Il modo migliore per non sprecare l'acqua? Mangiare meno carne

Uno studio dell'ISPRA rivela che la dieta vegetariana è quella che prevede il consumo minore di acqua. Per allevare un animale invece, ne serve tanta, troppa

La dieta vegetariana abbassa il consumo di acqua - foto coldsnowstorm istock

La dieta vegetariana abbassa il consumo di acqua - foto coldsnowstorm istock

Per consumare meno acqua e preservare maggiormente l'ambiente sarebbe meglio mangiare meno carne. È quello che emerge da una ricerca condotta all'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e appena pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Nature. Uno studio che conferma e rafforza altre ricerche sul tema e, secondo l'istituto, dovrebbe fare da guida a iniziative politiche volte a frenare il consumo di risorse idriche a livello planetario, un tema piuttosto attuale e delicato che riguarda il nostro futuro prossimo. LO STUDIO DELL'ISPRA L'ISPRA da anni lavora fianco a fianco con la FAO e la UE per promuovere l'alimentazione sostenibile e conduce studi per approfondire l'impatto della produzione alimentare sulle risorse del pianeta. Già nel 2013 era stato condotto uno studio simile su alcuni paesi europei; quello appena pubblicato si focalizza tre grandi paesi del vecchio continente: Regno Unito, Francia e Germania. La ricerca ha riguardato il concetto di 'impronta idrica', ovvero un'analisi di quanta acqua serve per produrre il cibo che consumiamo. E si è estesa a 43.786 unità geografiche su questi paesi. Il team italiano ha condotto lo studio tenendo conto di fattori socioeconomici e delle diete più diffuse. Sono stati fatti sondaggi e recuperate informazioni dalle banche dati per il periodo 2007-2011. I VEG CONSUMANO MENO ACQUA Sono emerse così notevoli differenze nell'utilizzo dell'acqua ai fini della produzione alimentare. I dati più evidenti rivelano che mantenere un regime alimentare leggero significa anche usare meno acqua. Se una dieta sana contenente carne prevede un impiego di risorse idriche inferiore dell'11-35% rispetto a una dieta tradizionale ricca di carne, un regime alimentare vegetariano significa una riduzione del consumo di acqua dal 33 al 55%, mentre quello vegano dal 35 al 55%. In sostanza quello che non si può ignorare dopo lo studio dell'ISPRA è che “passare a una dieta sana non è solo un bene per la salute umana, ma significa anche una riduzione considerevole del consumo di risorse idriche”. I dati si dimostrano coerenti per tutte le entità geografiche nei tre paesi. QUANTA ACQUA CONSUMIAMO? Allevare un animale dalla nascita alla macellazione richiede molta acqua e terra. L'acqua destinata alla coltivazione e alla trasformazione di cibo nei tre paesi presi in esame è stata 'imputata' a ogni singolo abitante, per arrivare a fare una media pro capite del consumo annuale. Se i britannici usano 3309 litri all'anno, i tedeschi salgono a 3518 litri, mentre i francesi sono i più 'spreconi' con 4637. Quest'ultima cifra sembra dovuta anche all'alto consumo di vino da parte dei francesi, che prevede l'impiego di molta acqua nella sua produzione. Ma secondo i ricercatori dell'istituto italiano, il modo migliore per ridurre l'impatto dell'impronta idrica è mangiare meno carne.