Storie di fratelli uniti nella vita e soprattutto nello sport. È solo questione di dna o centra anche qualcosa d’altro? Anche questa Coppa del Mondo può vantare alcuni casi emblematici come quello di Inaki e Nico Williams. Due fratelli che giocano nell’Athletic Bilbao in Spagna: adesso si trovano in Qatar e stanno disputando il Mondiale, ma con divise diverse.
Il primo, Inaki, indossa quella del Ghana mentre Nico, il fratello più piccolo, quella della forte Spagna. E questa non è l’unica coppia di fratelli presenti in questa discussa Coppa del Mondo, come non lo è stata in passato con altri casi simili.
In questa edizione, per esempio, ci sono pure Vanja e Sergej Milinkovic-Savic nella Serbia, fratelli che giocano nel campionato italiano di serie A rispettivamente nel Torino (portiere) e nella Lazio (centrocampista). Il Ghana, poi, che sembra abbonato agli ‘affari di famiglia’ può vantare anche i due fratelli Ayew: il centrocampista 32enne André, capitano della squadra, che dopo varie esperienze in Francia e in Inghilterra ora gioca proprio in Qatar nel team Al Sadd e il fratello Jordan, attaccante 31enne invece nel club inglese del Crystal Palace.
Per non parlare dei due Hernandez nella Francia: Theo è il terzino del Milan, Lucas è una colonna del Bayern Monaco. Si sono ritrovati nella nazionale transalpina, convocati insieme per la prima volta. Theo è alla sua seconda chiamata in assoluto mentre il fratello è un veterano con addirittura un mondiale vinto in bacheca.
Nel passato, invece, tra i casi più emblematici c’è quello di Frank e Ronald de Boer, gemelli olandesi chiamati prima da Dick Advocaat nel 1994 negli Stati Uniti e da Guus Hiddink nel 1998 in Francia. In questo caso, nella semifinale contro la Francia, entrambi hanno calciato un rigore nella lotteria finale: il primo segnò, il secondo no (Olanda eliminata).
Nei Mondiali in Russia quattro anni fa c’erano i fratelli Aleksej e Anton Miranchuk. Gemelli e cresciuti insieme nel Lokomotiv Mosca. Dopodiché Aleksej e Anton si sono separati: il primo è arrivato in Italia al servizio di Atalanta e Torino, mentre il secondo ha preferito restare in patria.
Per terminare l’excursus un’altra curiosità: nel Qatar c’è il portiere Meshaal Barsham (oggi ha preso tre gol dal Senegal, match terminato 3-1), fratello del campione olimpico di Tokyo 2021 nel salto in alto (insieme al nostro Gianmarco Tamberi) Mutaz Essa Barshim. Ok, quest’ultimo non è un calciatore della Coppa del Mondo… ma pure sempre un atleta con al collo un oro a cinque cerchi. Sempre di dna si tratta e di affari di famiglia.