Milano, 14 aprile 2015 - Per naufragare in un mare di prati, boschi e foreste dalle cento tonalità di verde, in questo periodo l'ideale è un viaggio in Georgia. Ma perchè visitare la Georgia? Perchè nel mondo sono pochi i piccoli paesi che propongono al turista quanto offre questa nazione dalla storia intrigante e con un popolo genuino e molto ospitale. Perchè la Georgia merita di essere visitata per le montagne del grande Caucaso, la natura, il paesaggio, le antichissime chiese e i monasteri che sono dei veri gioielli, per la fantastica architettura di cui fanno parte le antiche torri petrose e i balconcini ricamati in legno. Perchè la cucina è genuina - da provare il khachapuri, la focaccia farcita con formaggio- e i brindisi scaldano il cuore. Perchè non serve il visto e l'alfabeto georgiano è tutto curve, misterioso. Tutto questo, insieme al clima mediterraneo rendono questa terra unica, che una volta scoperta rimane nel cuore per sempre.
La Georgia è anche un Paese mistico che affascina con l'enigma dell'Est e l'eleganza dell'Ovest. Una leggenda racconta che mentre Dio stava distribuendo le terre a tutti i popoli, i georgiani arrivarono in ritardo e gli spiegarono che si erano fermati per brindare alla sua salute. Dio rimase talmente soddisfatto della risposta che concesse a loro quella parte della Terra che aveva riservato per sé. E sbagliate di grosso se pensate di essere fra i primi turisti a visitare questo paese capace di commuovere per la sua ospitalità. I primi turisti nella terra del Vello d'oro, infatti, furono Giasone e i suoi Argonauti. Il mito nasce dal fatto che i fiumi montani erano ricchi di oro che veniva raccolto filtrando l'acqua con pelli di montone che, trattendo le pagliuzze d'oro col folto pelo, scintillavano alla luce del sole come fossero interamente tessute d'oro.
La Georgia, ex stato sovietico del Caucaso meridionale, ad est del Mar Nero, che confina con Russia, Armenia, Turchia e Azerbaigian, ha molte più attrattive di quante non se ne possa immaginare, ma quella che la rende unica e per cui il viaggio vale la candela è la visita nella zona più suggestiva del paese, la regione montuosa dello Svaneti (foto a destra) al confine a nord con la Russia. In questo territorio del Caucaso Maggiore il tempo sembra essersi fermato, ed è proprio grazie all'isolamento rispetto al resto del paese che le tradizioni si sono mantenute nei secoli. Cime oltre i 4000 metri, paesini di montagna, pascoli e torri difensive sono i simboli per eccellenza della regione; si pensi che in questa zona si contano ancora 175 torri, alcune delle quali hanno più di mille anni. Lo Svaneti Superiore (conosciuto come Zemo) è ricco di sentieri ideali per escursioni, nonché patria di animali selvatici come lupi ed orsi, e le tradizioni sono qui molto più forti che altrove.
Il capoluogo è Mestia, mentre Ushguli, seconda località della regione, è la più elevata in Europa ad essere abitata in maniera stabile. Oltre a questo è anche stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO grazie alle oltre venti torri svan che ospita. Sma se il misterioso Svaneti incanta, Uplistsikhe e Vardzia sono simboli culturali che occupano un posto speciale nei cuori dei georgiani. Vardzia è una città rupestre, scavata nella roccia. Una volta contava 30.000 grotte con 50.000 abitanti. Fondata durante il regno della regina Tamar, grande sovrana del XII secolo, possiede una struttura fantastica con la sua chiesa al centro mentre gli alloggi scavati nella roccia si collegano con lunghi tunnel. E a proposito di tunnel, meritano una sosta le fantastiche grotte carsiche che ricordano il mito di Prometeo incatenato a un masso per aver rubato il fuoco agli dei. La visita delle grotte carsiche a Tskaltubo è splendida. I panorami sono grandiosi e spettacolari con stalattiti e stalagmiti illuminate da lampadine di vario colore. La passeggiata di un chilometro e mezzo nel ventre della terra è di circa 40 minuti.
A questo punto, per rilassarsi e ritemprarsi, niente di meglio che una sauna e un bagno turco. La Georgia con le sue 2400 fonti di acqua minerali e curative e i suoi 103 centri termali fin dall'antichità è stata luogo di cura e benessere. La stessa capitale è stata edificata dal re Vakhtang Gorgasali su una fonte d'acqua termale trovata per caso durante una battuta di caccia. In lingua georgiana tbili' significa caldo', da cui il nome della città Tbilisi, bella città con le case dai colorati balconi liberty in legno intagliato e ricca di antiche chiese. E, infine, da non perdere assolutamente, una sosta al monastero di Gelati, formato da tre chiese. L'interno della Cattedrale della Vergine ha bellissimi affreschi del XII secolo. Accanto sorgono San Giorgio e, più piccola ma deliziosa, la chiesa di San Nicola del XIII secolo.
Per i buongustai, la tavola è una festa. La Georgia è famosa per i suoi rinomati vini: conta 500 varietà di uva endemica e sono state rinvenute molteplici testimonianze di vinificazione, compresa una cantina risalnte a 6 mila anni fa. Non è esagerato definirla la terra d'origine del vino. L' Unesco ha sancito come patrimonio immateriale il Qvevri, metodo locale di vinificazione, in vasi ovali di terracotta dove il mosto viene messo a fermentare. Con la diversità e l'impressionante varietà della cucina e l'abbondanza dei vini, la Georgia ha sviluppato nel corso dei secoli una particolare tradizione dllo stare a tavola. Un capotavola, detto «tamada», conduce il pasto coinvolgendo tutti i commensali con le continue proposte di allegri brindisi. Il periodo ideale per un viaggio in Georgia va da metà marzo a ottobre. I Viaggi di Maurizio Levi propone tour singoli e di gruppo con guide locali di lingua italiana, voli di linea, pernottamenti con pensione completa, quote da 2.140 euro in doppia (www.viaggilevi.com)
di Graziella Leporati