Venerdì 26 Aprile 2024

Twitter in rosso ma volano ricavi. La sfida: "Renderlo prodotto di massa". Ma i dipendenti sono in fuga

L'amministratore delegato afferma che per realizzare il pieno potenziale di Twitter bisogna migliorare in tre aree: assicurare una più disciplinata esecuzione, semplificare il servizio per offrire il valore di Twitter più velocemente, e comunicare meglio questo valore

Bandiera di Twitter di fronte alla Borsa di New York (Ansa)

Bandiera di Twitter di fronte alla Borsa di New York (Ansa)

New York, 29 agosto 2015 - Ancora una volta il trimestre si chiude in rosso. Ma i ricavi balzano del 61% a 502,4 milioni di dollari a fronte dei 312,2 milioni dello stesso periodo dell'anno scorso e sopra le attese degli analisti, che scommettevano su 481 milioni di dollari. Twitter vola in Borsa nelle contrattazioni after hours, arrivando a guadagnare il 12%, spinta anche dai buoni numeri sugli utenti mensili, saliti del 15% a 316 milioni. Si tratta di un aumento positivo ma ancora lontano dagli 1,4 miliardi di 'amicì di Facebook. Ma la corsa al rialzo dura poco. Durante la conference call seguita ai conti, Twitter ha dichiarato che la crescita degli utenti potrebbe rallentare significativamente. Poche parole che affondano il titolo, che inverte rotta e arriva a cedere il 10%. A lanciare l'allarme è prima il chief financial officer Anthony Noto e poi l'amministratore delegato Jack Dorsey, che lamenta tassi di crescita bassi a livelli inaccettabili. "I risultati del secondo trimestre mostrano progressi - afferma Dorsey commentando i risultati trimestrali -. Ma non siamo soddisfatti con la crescita in termini di audience. Per realizzare il pieno potenziale di Twitter dobbiamo migliorare in tre aree: assicurare una più disciplinata esecuzione, semplificare il nostro servizio per offrire il valore di Twitter più velocemente e comunicare meglio questo valore". La sfida per Dorsey e per il futuro amministratore delegato è - secondo gli analisti - proprio rendere Twitter un prodotto di massa. 

Nell'ultimo anno si è verificata una vera e propria fuga di dipendenti da Twitter: secondo il Financial Times circa 450 persone, oltre il 12 per cento dell'organico totale, ha abbandonato il social network dei cinguettii, tra cui anche dirigenti e elementi in prima fila sui piani di sviluppo. Il caso più recente è quello di Gabriel Stricker, capo delle comunicazioni che si è dimesso un paio di settimane fa. A nascondere l'esodo ha contribuito il fatto che la società continua ad assumere, tanto che a dispetto delle dipartite l'organico totale è cresciuto del 18 per cento nell'ultimo anno.