Giovedì 25 Aprile 2024

Ferrovie, ragazzi down cacciati dalla biglietteria: "Troppo lenti". Trenitalia si scusa

I ragazzi dovevano partire per Venezia ma sono stati costretti a far passare avanti altri passeggeri e a cedere loro il posto

Treno fermo sui binari (foto d'archivio)

Treno fermo sui binari (foto d'archivio)

Venezia, 18 maggio 2015 - Un gruppo di sette ragazzi portatori di sindrome di Down, di età compresa fra i 24 ed i 31 anni, sarebbero stati costretti sabato scorso a lasciare il posto ad altri clienti di Trenitalia mentre si trovavano in fila alla biglietteria di Conegliano per acquistare dei biglietti per Venezia, per non rallentare le procedure. L'episodio, che ha costretto i giovani a prendere il treno successivo, è stato segnalato oggi dai responsabili della Onlus che li segue e che, in quella circostanza, li stava assistendo in un percorso di autonomia consistente nell'organizzazione per proprio conto di un viaggio di due giorni a Venezia.

Giunti a Mestre, dove hanno lasciato i bagagli, i sette sarebbero però stati coinvolti in un problema simile alla biglietteria per Venezia. La società ferroviaria ha trasmesso oggi le proprie scuse per i "comportamenti irrispettosi e offensivi" eventualmente percepiti, riservandosi di accertare quanto effettivamente accaduto. "Se gli approfondimenti confermeranno tali atteggiamenti - si legge in una nota inviata dalla compagnia - Trenitalia non mancherà di sanzionarli, come previsto dalle proprie norme interne. In ogni caso, per approfondire questa vicenda e altre questioni di loro interesse, sarà presto concordato un incontro fra loro e la Direzione Passeggeri Regionale di Trenitalia. Al momento i primi riscontri - conclude Trenitalia - confermano soltanto alcune difficoltà e lungaggini nel rilascio dei biglietti in partenza da Conegliano, anche a causa di una Carta Blu scaduta".

Ma l'Associazione Italiana Persone Down della Marca Trevigiana racconta una scena diversa: "Sabato un operatore di Trenitalia della biglietteria di Conegliano si è rifiiutato di emettere i biglietti ai nostri ragazzi, regolarmente in fila, perché secondo lui 'lenti', e ha invitato la gente in coda a passare, facendo loro perdere il treno. A Mestre un altro bigliettaio dice che "è un bene per la comunità se fanno gli accompagnatori per loro. Ascoltate me che ho esperienza, non sono in grado", denuncia l'Apid, chiedendo le scuse dell'azienda.