Mercoledì 24 Aprile 2024

Spritz, tutto sull'aperitivo italiano del momento

La ricetta originale, le varianti, il contributo degli austriaci e di Aperol: ecco tutto quello che devi sapere sullo spritz, il cocktail che domina l'aperitivo italiano.

Lo Spritz Veneziano, ricetta della International Bartender Association – Foto: Campari

Lo Spritz Veneziano, ricetta della International Bartender Association – Foto: Campari

Cambiano le ricette, talvolta anche il nome, ma al di là delle varianti cittadine e regionali (autentico marchio di fabbrica del made in Italy) il denominatore comune si riconosce sempre: è anche per questo che lo spritz ha colonizzato da tempo l'aperitivo italiano, diventando la soluzione più richiesta per accompagnare gli stuzzichini del bar.
LA RICETTA UFFICIALE
La International Bartender Association ha stabilito che lo spritz si prepara prendendo un bicchiere old fashioned, cioè tipo tumbler basso, e riempiendolo di cubetti di ghiaccio sui quali poi versare 6 centilitri di prosecco e 4 centilitri di Aperol. Chiusura con una spruzzata di soda/selz e una fetta d'arancia come guarnizione. Ma siccome lo spritz è nato molto prima di essere classificato, ognuno lo interpreta un po' a modo suo.
LE VARIANTI DELLO SPRITZ
Quello veneziano prevede prosecco, bitter (Aperol o Campari) e acqua frizzante in parti uguali. C'è poi chi utilizza come un bitter diverso, ad esempio Cynar, Select o China Martini. Nel bresciano è frequente l'uso del vino bianco fermo al posto del prosecco, mentre in Alto Adige resiste la ricetta originale austriaca: vino bianco e acqua frizzante.
LA RICETTA ORIGINALE
Mancano conferme definitive, ma sembra che lo spritz sia nato grazie ai soldati austriaci di stanza nell'allora Regno Lombardo Veneto (1814-1866). Durante la libera uscita si rendono conto che i locali sono soliti stemperare la fatica con un buon bicchiere e così provano anche loro. Siccome però la gradazione del vino veneto risulta eccessiva, lo allungano con l'acqua. La parola spritz potrebbe derivare proprio dal verbo spritzen, che significa spruzzare (in questo caso, spruzzare acqua).
L'EVOLUZIONE DELLO SPRITZ
Una prima modifica alla ricetta originale avviene quando all'acqua ferma si sostituisce il seltz, vale a dire un'acqua fortemente gasata ottenuta con l'anidride carbonica sotto pressione. Poi, negli anni Venti e Trenta del XX secolo, a Padova e Venezia viene concepito il cocktail vero e proprio grazie all'aggiunta di un bitter, in particolare l'Aperol oppure il Select.
ALLA CONQUISTA D'ITALIA
Partendo dal Veneto, il cocktail spritz ha iniziato a diffondersi in Friuli-Venezia Giulia, Trentino e poi in tutta l'Italia centrosettentrionale. A trainare l'espansione sono anche le campagne pubblicitarie dell'Aperol, che fanno leva appunto sullo spritz. Così, oggi questo aperitivo è un prezzemolino d'Italia, anche al centro sud e nelle isole, seppure in misura minore rispetto alle zone d'origine.