Giovedì 25 Aprile 2024

Zenga: "Sampdoria punto d'arrivo. Roma favorita per lo scudetto"

Il tecnico blucerchiato: "Nei miei confronti c'è prevenzione, ma sono tornato in Italia per sfidare me stesso. I giallorossi mi hanno impressionato"

Walter Zenga (Lapresse)

Walter Zenga (Lapresse)

Genova, 5 ottobre 2015 - Ha rischiato di mettere in crisi la 'sua' amata Inter. Walter Zenga è tra le novità pià bello di questo inizio di campionato: scelto dal presidente Ferrero per sostituire Mihajlovic, nel frattempo emigrato al Milan, l''Uomo Ragno' sta facendo viaggiare la Sampdoria a ritmo d'Europa: "Se quel pallone di Muriel a un metro dalla porta fosse entrato, ora raccontavamo un'altra storia", recita il giorno dopo l'1-1 di Marassi contro l'Inter.

Parito con lo 0-4 casalingo col Vojvodina che ha messo subito fine all'avventura in Europa League dei blucerchiati, Zenga si sta conquistando la fiducia di tifosi e la stima degli addetti ai lavori: "Ci sono più falchi che colombe - dice ai microfoni di Radio Anch'Io Sport, su Radio Uno - Nei miei confronti c'è prevenzione. Un paio di giorni fa qualcuno ha scritto che sono abituato ai 40 gradi di Dubai e che i miei allenamenti sono soft. Ma sono tornato in Italia per sfidare me stesso e cercare di capire cosa sono ancora in grado di fare". Contro l'Inter si è vista forse la Sampdoria più bella della stagione: "La migliore Samp è quella che vince - risponde - io voglio vedere i tre punti, la classifica che sale".

Ferrero ha parlato di rapina: "Il mio presidente ha sempre ragione", risponde Zenga che continua a definirsi "interista. Ma la mia seconda squadra è sempre stata la Samp e la considero il mio punto d'arrivo. Mi ha fatto piacere essere stato accostato alla panchina dell'Inter e che i tifosi nerazzurri mi abbiano salutato coi soliti cori, ma sono felice della mia esistenza".

Zenga aspetta ancora Cassano: "Ha giocato la sua ultima partita da titolare a gennaio, si è allenato per conto suo ma questo non vuol dire essere in forma per giocare. Il nostro non è il campionato più bello, ma è quello più difficile. La cosa negativa è che ci sono ancora gli stadi del '90. Chi vincerà lo scudetto? Difficile dirlo: per ora ho visto Napoli, Roma e Inter, devo dire mi ha impressionato la Roma".

C'è tempo anche per parlare di Mourinho che vive un momento di difficoltà al Chelsea: "E' il numero uno degli allenatori, il mio riferimento - l'opinione di Zenga - Ha una capacità assoluta di gestire le situazioni più complicate, riesce a creare un'empatia pazzesca con i suoi giocatori. Poi basta vedere i trofei che ha vinto. Al Porto ha fatto vincere Champions e Europa League in due anni. All'Inter ha fatto quel che tutti sappiamo. Potrebbe fare il professore all'università".