Sampdoria-Inter, Mancini: "Potevamo vincere". Ferrero: "E' stata una rapina"

Il tecnico nerazzurro dopo il pareggio di Marassi: "Abbiamo concesso troppo, meglio nella ripresa". Sulle polemiche della vigilia: "Si è offeso chi non sa di calcio". Ferrero recrimina: "Dovevamo vincere 11-1"

Roberto Mancini (Ansa)

Roberto Mancini (Ansa)

Genova, 4 ottobre 2015 - Dopo il tonfo interno con la Fiorentina di una settimana fa, l'Inter non spazza via i dubbi ma a Marassi, contro la Sampdoria, acciuffa un pareggio positivo almeno sotto il profilo del risultato. Roberto Mancini vede dunque il bicchiere mezzo pieno: "All'inizio abbiamo concesso due-tre contropiedi dove potevano farci gol, su errori nostri. Nel secondo tempo abbiamo fatto molto meglio e alla fine poteva starci anche la nostra vittoria. La Samp è un'ottima squadra, il pareggio ci sta, l'importante era non perdere. Nella ripresa la Samp è un po' calata, noi ci siamo alzati, abbiamo allargato il gioco con Biabiany e con due giocatori larghi qualcosa è cambiato".

Decisivo per il pareggio è risultato Perisic, impiegato inizialmente da trequartista alle spalle di Palacio e Icardi: "Ha fatto bene si nel primo tempo che nel secondo, quando si è allargato sulla sinistra e ha messo in mezzo 3-4 palloni interessanti", continua il tecnico che si aspettava di più dai suoi centrocampisti: "Kondogbia aveva un problema fisico, può migliorare, deve imparare a conoscere il calcio italiano che è più aggressivo di quello francese, poi deve abituarsi a giocare a tre, lui ha sempre giocato a due". 

Mancini torna dunque sulle polemiche della vigilia con i giornalisti: "Ho detto quelle cose scherzando, non volevo offendere nessuno. Domani diranno che appena ho messo Perisic sulla sinistra abbiamo pareggiato, potete anche non comprare i giornali - ha detto sorridendo a Sky - In realtà si sono offesi quelli che sanno di non capire di calcio".

SAMP, FERRERO: "DOVEVAMO VINCERE 11-1" - Di tutt'altro avviso il presidente blucerchiato, Massimo Ferrero: "Abbiamo subito una rapina a mano armata. Doveva finire 11-1 per noi, un gol glielo diamo. Ma c'è stato San Culino... Noi siamo più forti di tutti e quando i giocatori seguono Zenga non c'è squadra che tenga. Pensiamo al Frosinone e battiamolo, così poi ci andiamo a fare due bucatini e ce ne torniamo a casa".