Giovedì 25 Aprile 2024

Vuelta, tappa e maglia per De La Cruz

Colpo doppio per il catalano dell’Etixx-QuickStep, che arriva tutto solo sull’Alto del Naranco, beffando i compagni di fuga e sfilando la maglia rossa dalle spalle di Quintana. Terzo Moser.

David De La Cruz, tutto solo in cima all'Alto del Naranco (lavuelta.com)

David De La Cruz, tutto solo in cima all'Alto del Naranco (lavuelta.com)

Oviedo, 28 agosto 2016 – L’uomo del giorno alla Vuelta a España è David De La Cruz. A 27 anni, infatti, corridore in forza alla Etixx-QuickStep ha conquistato non solo la maglia rossa, sfilandola da chi – Nairo Quintana – l’aveva indossata giusto 24 ore fa, ma anche la nona tappa di questa edizione della Vuelta, con arrivo sulla storica salita dell’Alto del Naranco. Per lo scalatore catalano si tratta della prima vittoria in carriera, assoluta e in un grande giro, a conferma di una tendenza che in questa Vuelta vuole veder trionfare solo corridori ancora a secco di vittorie nei GT: degli otto vincitori di tappa (Meersman ha fatto doppietta), solo Alexandre Geniez (presente anche nella fuga odierna) non aveva uno 0 da sbloccare nella casella delle vittorie di tappa nei grandi giri.

Anche oggi, dunque, a giocarsi la vittoria di tappa sono stati i fuggitivi della prima ora. A differenza di ieri, la composizione del gruppo di testa aveva fatto capire da subito che per il gruppo ci sarebbero state poche possibilità di rientrare. Oltre a De La Cruz e al già citato Geniez, tra i 12 di testa c’erano corridori del calibro di Luis Leon Sanchez, Mathias Frank, Thomas De Gendt, Jan Bakelants e Dries Devenyns, oltre al nostro Moreno Moser. Dietro di loro, la Movistar si è limitata a tenere contenuto il distacco dai primi, in cui era proprio De La Cruz l’unica insidia in ottica classifica generale. Con un vantaggio superiore ai 4’, la sporca dozzina di testa ha iniziato a darsi battaglia ben prima dell’inizio dell’ultima salita delle tante previste in un finale di tappa davvero complicato: De Gendt, Bakelants, Teuns e Geniez hanno cercato di anticipare i compagni di fuga, ma a centrare l’attacco giusto è stato Devenyns, raggiunto in seconda battuta da De La Cruz.

I due, compagni di squadra in Etixx nella prossima stagione, hanno subito trovato l’accordo, nonostante il corridore fiammingo avesse alle spalle un corridore teoricamente adattissimo alla salita finale come Frank. Sul Naranco, il vantaggio dei due è arrivato a sfiorare il minuto, nonostante i ripetuti tentativi degli inseguitori di riportarsi su di loro. La svolta decisiva all’ingresso dell’ultimo chilometro: sul primo vero affondo di De La Cruz, Devenyns è subito costretto ad alzare bandiera bianca a causa di un problema (chissà quanto reale) al cambio, lasciando così spazio al catalano, giunto tutto solo al traguardo. Dietro di loro, ancora un piazzamento per Moreno Moser, forse troppo sulla difensiva negli ultimi chilometri. Come il trentino, un altro corridore italiano della Cannondale ha sfiorato una vittoria di prestigio: in Francia, alla Bretagne Classic, Alberto Bettiol si è dovuto accontentare di un comunque prestigioso secondo posto: protagonista dell'attacco decisivo a 25 km dal traguardo in compagnia di Guillaume Martin e Oliver Naesen, il corridore toscano è stato battuto da quest'ultimo nello sprint a due finale.

Ma torniamo alla Vuelta. A regolare il gruppo, giunto con quasi 3’ di ritardo da De La Cruz, è stato Gianluca Brambilla (compagno di squadra della nuova maglia rossa), che ha anticipato Valverde e il padrone di casa Samu Sanchez. Sono 22 i secondi di vantaggio che ora lo scalatore ha di vantaggio su Quintana, il cui distacco rispetto ai principali avversari in ottica classifica generale è rimasto invariato. Sfortunatamente per De La Cruz, il menù della Vuelta prevede già per domani un altro arrivo in salita, decisamente più impegnativo rispetto a quello odierno, quello ai Laghi di Covadonga: 12 km appena abbondanti al 7% media, con lunghi tratti con pendenze in doppia cifra. Difficile, anzi impossibile, che De La Cruz possa difendere il simbolo del primato alla vigilia del primo giorno di riposo.