Mercoledì 24 Aprile 2024

Roma, doppia sfida con la Juve: stasera il Palermo, per giugno assalto a Falcao

Totti ancora titolare spinge Destro sul mercato. Garcia teme Dybala ma alla Favorita insegue il momentaneo aggancio al primo posto

Rudi Garcia (Ansa)

Rudi Garcia (Ansa)

Roma, 17 gennaio 2015 - Il doppio passo di Rudi Garcia è di quelli decisivi. Oggi il Palermo, poi la Fiorentina di nuovo in trasferta. La Juve invece, aspetta Verona e Chievo in casa, dopo la goleada di Coppa proprio con la squadra di Mandorlini. Una salita difficile per la Roma, una comoda discesa per Allegri. Almeno questo dice la carta. Ma oltre al nero su bianco, riflette Garcia: «C’è la realtà soprattutto. Il calcio è bizzarro, a volte sembra un un turno difficile per una squadra e facile per l’altra, ma quest’anno la storia ha mostrato che non sempre è così».

A dimostrarlo, ci sono i punti persi all’Olimpico, in particolare con Sassuolo e Milan, quattro in tutto: «E noi andiamo a Palermo per vincere e recuperare» è il proclama di Garcia. Rafforzando poi il concetto che si trasforma nell’ennesimo guanto di sfida alla Juve: «Non molliamo nè un secondo nè un centimetro». Un duello che potrebbe arroventarsi anche in estate attorno a un nome: Falcao. Il colombiano in prestito al Manchester United dal Monaco, è in rotta di collisione con Van Gaal e vi sarebbero già stati contatti tra le due società,Roma e Juve, e gli agenti del giocatore, secondo quanto risulta in Inghilterra.

L’avversario, il Palermo, è di quelli tosti. Ha perso a Firenze dopo nove risultati utili di fila, segnando però tre gol ai viola. E, dice Iachini: «Non cambieremo mentalità, noi siamo questi, giochiamo per fare un gol in più degli altri, non possiamo cambiare all’improvviso». Un mix di classe (Dybala, Vazquez, Belotti), grinta (Barreto, Morganella) ed esperienza da vendere (Sorrentino, Maresca) che gioca ad alta velocità, cercando il gol e concedendo spazio là davanti. Su questo tasto batte Garcia: «Il Palermo è una squadra di qualità, soprattutto in avanti, visto che ha uno dei migliori attacchi della Serie A, ma prende anche tanti gol». Sintesi centrata quella tel tecnico romanista, perchè il Palermo vanta il quinto miglior attacco con 30 reti e meglio hanno fatto solo le prime quattro della classifica, ma anche la quarta peggior difesa, con 30 gol subiti. Peggio sono andate solo le ultime tre, Cagliari, Parma e Cesena.

Senza De Rossi e Nainggolan squalificati, Torosidis out, Keita e Gervinho impregnati in Coppa d’Africa, Totti e Manolas in dubbio (il capitano non s’è mai allenato con il gruppo in settimana, dopo gli acciacchi del derby e l’influenza intestinale), Garcia potrebbe riaffidarsi al 4-2-3-1 della rimonta nel derby, con Pjanic e Strootman davanti alla difesa, un terzetto offensivo composto da Iturbe, Ljajic e Florenzi alle spalle dell’unica punta: Totti se ce la fa o Destro, che avrebbe così la grande occasione del riscatto. «Oltre al consueto modulo (4-3-3), ne ho preparati altri due che posso usare dall’inizio o in corsa – spiega Garcia – ma il sitema di gioco non è il Santo Graal, perchè la differenza la fa sempre l’interpretazione dei giocatori. E di soluzioni ne abbiamo diverse».