Bologna, 25 maggio 2016 - I campioni uscenti sono con le spalle al muro, i Thunder hanno demolito ancora una volta i Warriors. Gara quattro delle finali di Conference a Ovest non ha avuto storia. Nel segno di un Russell Westbrook mitologico, da tripla doppia. Golden State per la prima volta ha perso due gare consecutive in stagione.
Oklahoma City Thunder-Golden State Warriors 118-94 (Serie 3-1). OKC ancora travolgente, Golden State cede il passo nettamemte. Un Westbrook imperiale da 36 punti (12/27, 4 triple) 11 rimbalzi e 11 assist in 40', seppellisce sotto il suo dominio tecnico e atletico le ambizioni di rivincita di Curry e soci, annichiliti da un'altra prestazione eccezionale del dominatore dei playoff, fino a questo punto. Kevin Durant ha aggiunto 26 punti (8/24), 11 rimbalzi e 4 assist, 17 punti anche per Ibaka e Roberson e il quadro è completo. "Dobbiamo reagire - ha detto Steve Kerr, coach di GSW - in casa giocheremo bene, metteremo loro pressione e vedremo cosa accadrà".
I Warriors, dopo il record delle 73 vittorie in stagione regolare, hanno visto demolire la loro fortezza. Hanno retto solo il primo quarto, 30-26 per OKC, poi l'onda travolgente di Westbrook li ha annichiliti già all'intervallo, 72-53, quando la difesa dei californiani nulla ha potuto, triturata nel secondo periodo da uno stordente 42-27 con Westbrook devastante (16 punti). Senza ritmo Steph Curry, solo 19 punti e 6/20 dal campo (2/10 da 3), meno peggio Klay Thompson (26 punti, 9/17). Azzerato invece Draymond Green (6 punti 1/7, 11 rimbalzi), non squalificato dopo il calcione nei testicoli ad Adams in gara tre. Il dominio a rimbalzo (56-40) dei Thunder sintetizza la superiorità netta.
I Warriors sono sul baratro. Alle 3 nella notte tra giovedì e venerdì giocheranno gara cinque in casa a Oakland per rimanere vivi nella serie
La sensazione tripla doppia di Russell Westbrook
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— NBA (@NBA) 25 maggio 2016