Losail (Qatar), 20 marzo 2016 - Lorenzo, poi la Ducati e Valentino "solo" quarto. Per togliersi l'impiccio di dover condividere il podio con Jorge Lorenzo e Marc Marquez, con i quali non ha ancora smesso di litigare per l'epilogo burrascoso dello scorso Mondiale, e magari di dover stringere mani di plastica o di dover sfoderare sorrisi fasulli, Valentino Rossi ha scelto di disputare il Gp del Qatar sempre rincorrendo.
Dalle qualifiche (5° in giglia) alla gara, dove è arrivato quarto: non proprio uno spasso, ecco, ma ci sta. Il Dottore ha visto (da dietro) involarsi verso la vittoria Lorenzo, con la Yamaha dotata di alette, e chissà quale pensiero deve avere attraversato la sua testa: certo, il Motomondiale è lunghissimo e bisogna prenderla con calma, però la reazione dello spagnolo al successo, con gesti abbastanza eloquenti, la dice lunga su che tipo di armonia si respiri ai box. Valentino reagirà? Quando e come? La rivalità con Lorenzo è appena all'inizio e c'è da scommettere che il prossimo appuntamento (il 3 aprile in Argentina) sarà infuocato.
Detto che Marquez con la Honda è stato e sarà una discreta rogna per tutti, va sottolineata la prova eccellente delle Ducati. Che per un po' sono state al comando e che poi, complice la caduta di Iannone, si sono dovute 'accontentare' del secondo posto. Un risultatone, sia chiaro.
Ma nessuno può immaginare come sarebbe andata a finire se non ci fosse stata quella scivolata, con la gomma anteriore tradita da un cordolo e il pilota italiano sparato via come un proiettile sull'asfalto, con tanto di scintille.
Comunque, la Ducati c'è e potrà rivelarsi il terzo (o il secondo) incomodo nella lotta per il mondiale.
Per ultimo, le gomme. Le Michelin, che hanno sostituito le Bridgestone, si sono comportate benissimo. Chi ha scelto la soluzione della mescola più dura ha avuto torto, perchè proprio Lorenzo ha beneficiato della posteriore soft e non ha avuto problemi né a staccare tutti né a stabilire il nuovo record del circuito. Ma, per l'appunto, siamo solo al principio...
Partenza: Lorenzo, Iannone e Dovizioso, quarto Rossi. Marquez attardato.
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— MotoGP™ (@MotoGP) 20 marzo 2016
Secondo giro. Le due Ducati passano Lorenzo.
Terzo giro. In cinque davanti: Iannone, Dovizioso, Lorenzo, Rossi e Marquez, che poi passa Valentino in modo esemplare
Quarto giro. Dovizioso secondo, ma tallona Iannone. Lorenzo aspetta, Marquez è caldo e Rossi si stacca un poco.
Quinto giro. Scambio di "cortesie" tra Iannone e Dovizioso.
Sesto Giro. Cade Iannone!
Settimo giro. Al comando Dovizioso, Valentino quarto, ma fuori dalla bagarre,
Ottavo giro. Dovizioso fa la lepre a un terzo della gara. I big attendono.
Nono giro. Lorenzo passa Dovizioso. I primi quattro sono in sette decimi
Decimo giro. Situazione immutata, decideranno molto le gomme alla fine.
Undicesimo giro. Rossi è quarto e tiene il passo.
Dodicesimo giro. Pedrosa e Vinales sono sempre attardati.
Tredicesimo giro. Ballano pochi millesimi tra i primi
Quattordicesimo giro. Sempre grande equilibrio
Quindicesimo giro. E' di Valentino Rossi il giro più veloce: si scalda l'atmosfera.
Sedicesimo giro. I primi quattro girano tutti sull'1'55" basso.
Diciassettesimo giro. Lorenzo fa il record, dietro Dovizioso, Marquez e Rossi un po' staccato
Diciottesimo giro. Rossi cerca il recupero
Diciannovesimo giro. Marquez tallona Dovizioso per il 2°, Rossi fa un largo. Marquez passa Dovizioso
Ventesimo giro. Dovizioso prova l'attacco a Marquez. Lorenzo, primo, è regolarissimo
Ultimi tre giri. Rossi si porta su Dovizioso. Lorenzo è scappato. Penultimo giro. Jorge è solitario, gli altri tre battagliano.
Ultimo giro. Dovizioso passa Marquez! Finisce così: 1° Lorenzo, 2° Dovizioso, 3° Marquez, 4° Rossi, 5° Pedrosa