Mercoledì 24 Aprile 2024

Milano-Sanremo 2017, le pagelle

Un bel 10 pieno al vincitore Kwiatkowski, a parimerito con Sagan. Lode alla corsa nel suo complesso, l'unica al mondo che in un attimo rovescia lo scenario

Michal Kwiatkowski festeggia la vittoria nella Milano-Sanremo (Afp)

Michal Kwiatkowski festeggia la vittoria nella Milano-Sanremo (Afp)

Sanremo, 18 marzo 2017 - Il polacco Michael Kwiatkowski ha vinto la 108esima edizione della Milano-Sanremo. Beffato, ancora una volta, il campione del mondo Peter Sagan battuto in volata dopo essere stato autore di un grande attacco sul Poggio che ha fatto la differenza. Al terzo posto il francese Alaphilippe, che completava il trio dei fuggitivi pertito su iniziativa dello slovacco proprio a 6 km dall'arrivo. Kwiatkowski nell`albo d`oro succede al francese Arnaud Demare. La volata dei primi inseguitori è stata vinta da Kristoff, quarto. Poi Gaviria, Demare, Degenkolb, Bouhanni. Nono Elia Viviani, primo italiano. Decimo Caleb Ewan.

Ecco le nostre pagelle:

Kwiatkowski 10

Dopo le Strade Bianche, la Sanremo. Non serve il terzo indizio: è di nuovo il Kawasaki che dopo il titolo mondiale si era un po’ smarrito.

Sagan 10

Inventa una Sanremo spettacolare, facendo tutto da solo, da campione totale qual è: attacca in salita, si butta in discesa e, con un cambio solo da due rivali che non potevano aiutarlo, arriva a un metro dal successo. Se esiste una sconfitta da applausi, questa lo è più di tutte.

Alaphilippe 8

E’ presente quando la corsa si decide: è il grande merito del francesino che arriva con le gambe in croce, ma comincia ad assaggiare che aria tira sul podio.

Viviani 6

Con Kwiatkowski davanti, la sua corsa si limita al piazzamento: unico italiano nei dieci, di più non poteva.

Gaviria 6

Vedi alla voce Viviani: davanti ha Alaphilippe, malconcio e acciaccato fa già tanto ad avvicinarsi in zona podio.

Kristoff 6

Non lo vedi tutto il giorno, ti accorgi di lui all’arrivo: se Sagan non si fosse inventato un finale da mattatore, sul podio c’era sicuro.

Maestri e Marangoni 8

Sempre in fuga alla Tirreno-Adriatico, in fuga per 163 chilometri anche alla Sanremo. Hanno il merito di aver reso meno pesante la noia delle prime sette ore.

Matthews 5

Lo danno sempre per scintillante, ma anche quando gli va tutto bene non si vede mai.

Demare 5

Il vincitore di un anno fa si annuncia col grande lavoro della squadra: quando è il suo momento, arriva fuori orario.

Cavendish 4

E’ un po’ come le temperature di certi paesi asiatici: non pervenuto.

Milano-Sanremo 10 e lode

Corsa unica perchè è l'unica al mondo che in un attimo rovescia lo scenario: dopo sette ore di noia, regala il quarto d’ora più elettrizzante della stagione. Tre campioni sul podio, un ordine d’arrivo regale, dopo un finale ad alto battito cardiaco: una griffe invidiabile, con tanti saluti a chi si illude che una salita in più possa renderla migliore.