Mercoledì 24 Aprile 2024

Milan ai cinesi, Berlusconi detta la condizione: Barbara resta, Galliani no

La figlia del presidente sarà confermata come amministratore delegato unico. Con lei Sogliano, Maldini e Albertini

Barbara Berlusconi (Ansa)

Barbara Berlusconi (Ansa)

Milano, 3 aprile 2015 - La certezza si chiama Barbara Berlusconi. La sua conferma nel ruolo di amministratore delegato è condizione necessaria per il “sì” definitivo alla cessione del Milan da parte di Silvio Berlusconi. Sarà lei a garantire la continuità nella società di via Aldo Rossi: è lei ad avere intrecciato i contatti giusti per la costruzione del nuovo stadio - che a sorpresa potrebbe non sorgere nella zona del Portello -, è lei che tratterà il riscatto di Casa Milan con Vittoria Assicurazioni (proprietaria di area e palazzo), è lei ad aver cucito il principesco rinnovo di contratto con Fly Emirates (100 milioni in 5 anni). Insomma è sua la gestione della parte sana e virtuosa del club.

È invece quanto mai incerto il futuro in seno al club di Adriano Galliani: impossibile far digerire al nuovo azionista la presenza del doppio ad, stranezza tutta rossonera. Il Siòr, saldamente legato al Milan fino al 2018, potrebbe migrare nella ricca galassia della distribuzione dei diritti tv. Se Wanda Group riuscirà ad aggiudicarsi l’asta sul Milan, dirotterà direttamente le competenze di Galliani ad Infront (finito nelle mani del gruppo cinese per un miliardo di euro) senza strascichi polemici.

Barbara Berlusconi avrebbe dunque carta bianca dopo due anni di lotte intestine, più o meno dichiarate. La Lady non aspettava altro: è dalla serata del famoso comunicato di fuoco (2 novembre 2013, poi parzialmente ritrattato) contro la “cattiva gestione sportiva” che ha in mente la sua squadra di governo. Gente giovane, motivata, competente. Meglio se con il Dna rossonero: Paolo Maldini verrebbe chiamato alla base nel ruolo di direttore tecnico dopo l’esilio forzato voluto da Galliani; Sean Sogliano sarà il nuovo direttore sportivo (la scorsa primavera aveva rifiutato l’incarico proprio per l’ingombrante presenza di Galliani); Demetrio Albertini sarà invece il dirigenze “istituzionale”, quello che si occuperà di Lega Calcio e di tessere rapporti cordiali con gli altri club. E sarebbero confermati Filippo Galli e Mauro Bianchessi come responsabile del vivaio e dello scouting. Il nuovo azionista entrerà con tanti membri del CdA che vigileranno sulla gestione societaria.