Giovedì 25 Aprile 2024

Milan, perdita di 89 milioni: i piccoli azionisti chiedono le dimissioni di Galliani

Il Milan ha chiuso il bilancio 2015 con una perdita di 89,3 milioni di euro

Barbara Berlusconi Silvio Berlusconi e Adriano Galliani (LaPresse)

Barbara Berlusconi Silvio Berlusconi e Adriano Galliani (LaPresse)

Milano, 28 aprile 2016 - Aria "frizzantina" in casa rossonera. Il Milan ha chiuso il bilancio 2015 con una perdita di 89,3 milioni di euro, a fronte del passivo di 91 milioni con il quale era stato archiviato l'anno precedente. Fininvest, azionista della societa' con il 99,7%, ha provveduto a ripianare il saldo negativo, secondo quanto ha affermato l'amministratore delegato Adriano Galliani nel corso dell'assemblea al quale non partecipa l'altro a.d., Barbara Berlusconi. ( I piccoli azionisti, che rappresentano lo 0,03% del capitale del Milan, hanno fatto sentire la propria voce rivolti all'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, durante l'assemblea dei soci, in corso a Casa Milan.

Dopo la raccolta delle domande, alcune molto critiche soprattutto sull'andamento della squadra, l'assemblea è stata sospesa. Prima di lasciare la parola ai piccoli azionisti, Galliani aveva detto: "Si chiede di formulare domande attinenti all'ordine del giorno. In caso contrario, non verrà data risposta".

"La situazione è sempre andata peggiorando - ha detto uno dei piccoli azionisti - peggio di quanto uno potesse immaginare. Non avrei mai immaginato di arrivare a questo punto. Non possiamo dire che le responsabilità siano state di Seedorf, Inzaghi e Mihajlovic. Le responsabilità sono della dirigenza: sue, dottor Galliani, e di Berlusconi. Non si fa un atto di lesa maestà nel dire che anche il presidentissimo ha le sue colpe", ha aggiunto. Un altro ha attaccato: "Ogni anno ci viene spacciata la squadra come competitiva, il fatto è che poi ci sono dei risultati che dicono il contrario e ci riportano alla realtà. Di questa squadra di giocatori del Milan ce ne sono 3-4, la colpa non è da addossare agli allenatori. Bisogna considerare colpevole chi è scollato dalla realtà e non fa nulla se non dire: 'Siamo ancora competitivi'. Gli allenatori non viene lasciata la possibilità di fare il loro lavoro. Si continuano a susseguire allenatori e viste le prestazioni deludenti".

Altre critiche sulla questione stadio e i costi di Casa Milan. "Per quanto riguarda lo stadio al Portello, a quanto ammontano i costi per il progetto e i costi legali per la causa con Fondazione Fiera?", ha chiesto ancora un piccolo azionista. E poi c'è chi ha fatto sapere: "Il numero dei dipendenti tesserati della società è di 172 (64 calciatori e 108 tecnici). Questo contro i 99 (51 calciatori e 48 tecnici) della Juventus e i 53 (27 calciatori e 26 tecnici) del Napoli. Il 'costo azienda' di ciascuno di detti tesserati è di 865.000 euro circa. Come si giustifica un numero doppio di tecnici rispetto a quelli tesserati dalla squadra campione d'Italia negli ultimi 5 anni? Quali sono le funzioni che svolgono?", si è chiesto un altro piccolo azionista.

"Mi sarei aspettato che lei si dimettesse e che Berlusconi tornasse a fare il presidente onorario. Anche nel Milan è necessario un ricambio generazionale". Lo ha detto un piccolo azionista del Milan, Giuseppe Gatti, durante l'assemblea dei soci, in corso a Casa Milan, rivolto all'a.d. Adriano Galliani. "Quali sono i campioni oggi? Questo è il giudizio - ha premesso - che vorrei disperatamente. Il secondo anno di Allegri è stato una grande sconfitta, dando via al dominio della Juve nel campionato italiano. Abbiamo perso il campionato contro una Fiorentina che era la metà di quella che era adesso. L'anno prima era stato mandato via Pirlo e ci sono delle responsabilità. E' stato fatto un regalo alla Juve, comprando Matri per 11 milioni. Le responsabilità sono vostre", ha fatto ancora sapere Gatti.