Venerdì 26 Aprile 2024

Malagò: "Se il calcio continua così può subire altri tagli"

Dopo il botta e risposta con Tavecchio sui finanziamenti al mondo del pallone, il presidente del Coni ribadisce la sua linea alla Camera. Sulla lotta al doping: "Meno medaglie, ma pulite"

Il presidente del Coni, Giovanni Malagò (ANSA / ETTORE FERRARI)

Il presidente del Coni, Giovanni Malagò (ANSA / ETTORE FERRARI)

Roma, 30 ottobre 2014 - "Non sono un avversario del calcio". Parola del presidente del Coni, Giovanni Malagò, nell'audizione informale alla commissione Cultura della Camera sulle proposte di legge che porterebbero a una delega al governo per un testo unico sullo sport.  Malagò, ringraziando l'onorevole Laura Coccia (Pd) per il "coraggio" che avrebbe dimostrato sul tema dei finanziamenti del Coni alla Federcalcio e sui tagli che la Figc appunto lamenta, ha detto: "Non ho tagliato niente: ho solo fatto in modo che il calcio non avesse una percentuale secca a parte, ma solo che a esso si applicassero le regole che valgono per gli altri sport. Sulla base delle risultanze della commissione apposita, il calcio ha avuto dei tagli sì, ma nulla vieta che in futuro, se il calcio lavora bene sull'attività e così via, questi contributi potrebbero aumentare. Se il calcio continua a fare certe scelte, cosa del tutto legittima trattandosi di una federazione privata che fa le sue politiche, il finanziamento può anche scendere".

"NECESSARIO NUOVA LEGGE" - "Il mondo dello sport professionistico è regolato dalla legge 91 del 1981 in un modo che da molti è ritenuto non più adeguato - ha continuato Malagò -. Il mondo dilettantistico è lasciato abbastanza a briglia sciolta. Per questo motivo vedo con favore l'intenzione del Parlamento di occuparsi di questa materia con una legge quadro. L'aspetto sociale dello sport? Può significare tutto. Sono in molti a salire sul carro di questa bellissima parola. E' difficile dire che l'attività della scherma non abbia una funzione sociale, ma è chiaro che al tempo stesso essa mira a una medaglia alle Olimpiadi". 

DOPING - "E' importante vincere le medaglie ma lo è ancora di più che siano pulite. Malgrado alcuni aspetti non positivi come la vicenda di Schwazer l'Italia è in prima linea nella lotta al doping ed è considerata molto credibile anche se non sufficientemente come la penso io, quindi a breve aspettatevi novità che vadano ad integrare l'attività del sistema Coni-Nado". 

LO SPORT NELLE SCUOLE - "C'è un gap da recuperare. Leviamo fondi da altre nostre iniziative e li mettiamo sul tavolo dello sport nell'ambito della scuola, è questo che abbiamo deciso. Se fosse per me, direi: datemi i fondi che lo stato ora spende per lo sport a scuola per amministrarli; adesso invece quello che possiamo fare è una piccola collaborazione".