Giovedì 25 Aprile 2024

Probabili formazioni Italia-Germania, c'è Sturaro

Battuto il Belgio favorito. Scucito il titolo alla Spagna. Ora i campioni del mondo

Buffon-Chiellini (Olycom)

Buffon-Chiellini (Olycom)

Montpellier, 1 luglio 2016 - E' la vera finale dell’Europeo. Italia-Germania, dico. Con buona pace della Francia, che presumibilmente aspetterà a Marsiglia la vincente di Bordeaux. E del Belgio, il favorito dall’altra parte del tabellone. Italia-Germania è la vera finale perché così suggerisce la Storia, con la maiuscola. E poi perché fin qui gli azzurri hanno battuto appunto i belgi e mandato a casa gli spagnoli detentori, mentre i tedeschi ancora debbono prendere un gol. Tradotto: non potrebbe esserci sfida più eccitante.

Come vincerla. Ora, per sentimento e per percezione diretta, spiegherò qui che i nostri azzurri sono animati da un sacro furore. Per capirci: sono convinti di poter inventare un altro miracolo. La vera grandezza di Conte, parlando di calcio e non di retorica, si coglie nella fiducia che ha trasmesso al gruppo. Cioè: possiamo e potete giocarvela con chiunque, contro chiunque. Anche contro la Germania campione del mondo? Sì, a patto di frantumare le certezze teutoniche. Per questo il commissario tecnico sta indottrinando la squadra sulla necessità di spezzare i meccanismi perfetti dell’avversario. Dove? In mezzo al campo, perché è lì che tra Khedira e Kroos, arrivando all’estro puro di Ozil e di Muller, i tedeschi costruiscono i loro trionfi.

Al replay. Ormai il calcio è diventato iper tecnologico. Le partite vengono preparate a tavolino, proprio come Napoleone disponeva i suoi soldatini di cartone sulle mappe del terreno di battaglia. Se uno contasse le ore che gli azzurri hanno trascorso davanti ad un televisore, per studiare i video dei rivali, beh, probabilmente si renderebbe conto che gli allenamenti veri e propri, tradizionali, cioè sul campo, sono durati meno! Anche ieri, dopo la seduta mattutina, nel pomeriggio gli occhi di Bonucci e compagni erano incollati ai monitor. Hai visto come si sposta Drexler? E che tipo di taglio fa Muller? E come si muove Gomez in profondità? Il tutto interpretato e vivisezionato, con un uso maniacale del tasto ‘replay’, riguardiamo tutto al rallentatore, eccetera. La partita con la Spagna era stata ‘progettata’ allo stesso modo. L’esito, è noto.

No paura. Dopo di che, un elemento decisivo sarà rappresentato dallo stato d’animo. Dall’equilibrio psicologico. Se il calcio fosse solo tecnica, vincerebbero sempre i più forti. Invece vincono spesso i più bravi, quelli che usano meglio il cervello. L’Italia anti Germania di sicuro non andrà in campo afflitta da sensi di inferiorità: per come si sono messe le cose (e si sono messe bene!), noi siamo quelli che nulla hanno da perdere, arrivando a fari spenti da dietro, da lontano, dal nulla dei pronostici.

E adesso, andiamo pure a Bordeaux.

Le probabili formazioni:

GERMANIA (4-2-3-1): Neuer; Kimmich, Boateng, Hummels, Hector; Kroos, Khedira; Muller, Ozil, Goetze; Gomez. 

ITALIA (3-5-2): Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Florenzi, Sturaro, Parolo, Giaccherini, De Sciglio; Pellè, Eder.