Mercoledì 24 Aprile 2024

Juve di forza a Bologna, Allegri: “Abbiamo messo in campo la giusta aggressività”

Soddisfatto il tecnico bianconero per il netto successo di Bologna

Massimiliano Allegri

Massimiliano Allegri

Bologna, 17 dicembre 2017 – Juve convincente, scintillante, uno 0-3 netto su un campo difficile come quello di Bologna. Max Allegri non può che essere soddisfatto, e ora l’unica cosa gli manca è il recupero completo di Dybala. Il pensiero del tecnico a fine gara: “Stiamo sicuramente crescendo di condizione, in questa settimana abbiamo lavorato molto bene e oggi c’è stata la dimostrazione di ciò che abbiamo fatto in questi giorni – ha affermato Allegri – Sono molto contento perché a Bergamo sul 2-0 avevamo smesso di giocare, a Genova idem dopo il primo tempo così come contro la Lazio. Adesso andiamo fino alla fine e i ragazzi sono stati bravi a migliorare. Dybala? E’ entrato bene, si sta allenando bene e in questo momento sta fuori per scelta tecnica. Ho un reparto avanzato con giocatori forti e tre devono stare a guardare. Faccio delle scelte per il bene della squadra, lui non deve pensare al gol e credo che alcuni arditi paragoni giornalistici gli abbiano fatto male. La stagione è fatta di momenti, in certe situazioni la squadra ha bisogno di alcuni giocatori, poi le cose possono cambiare come è giusto che sia. I campionati non sono tutti uguali e in certi momenti le scelte saranno diverse. Mi aspettavo un Bologna più aggressivo? Sì, infatti in settimana abbiamo lavorato proprio su questo e siamo stati bravi”.

BUON APPROCCIO – Nonostante la sconfitta, anche Roberto Donadoni difende l’operato dei suoi. Buon avvio, poi sul 2-0 la partita è finita: “Credo che l’approccio sia stato buono – ha ammesso – Abbiamo subito il tiro sulla punizione, concessa in maniera ingenua visto che avevo proprio avvisato i miei di non concederne dal limite. La differenza l’ha fatta la qualità della Juve ma soprattutto la sua ferocia. Un mese si specchiavano di più, oggi invece sono una squadra determinata, che non sfrutta solo le doti tecniche ma anche la forza mentale. Mirante? Non c’è nessun problema, non vedo perché dovrei metterlo in panchina. Non è stato il responsabile delle nostre sconfitte, poi se Da Costa avesse avuto le stesse opportunità magari avrebbe commesso gli stessi errori”.