Lunedì 6 Maggio 2024

NBA, Warriors show. Respirano i Thunder. Crollo verticale per Grizzlies e Bulls

I risultati delle partite NBA giocate nella notte

Thompson (LaPresse)

Thompson (LaPresse)

Oakland (Stati Uniti), 2 dicembre 2017 – L’ottovolante di emozioni e spettacolo regalati dai Golden State Warriors continua il suo giro e non si ferma neppure al cospetto degli Orlando Magic, battuti 133-122 dai campioni in carica che hanno mostrato alla platea l’ennesimo strabiliante clinic offensivo fatto di percentuali altissime (62.5% dal campo e 50% da tre) e di tantissimi assist – ben 46 –, figli di un gioco spumeggiante che ha costretto la franchigia della Florida a rincorrere gli “Splash Brothers” - Klay Thompson (27 punti) e Steph Curry (23) - e i loro compagni sin dai primi 12 minuti di gara chiusi sul 41-36. Neppure l’espulsione nel finale per proteste di Kevin Durant (25 punti e 7 rimbalzi) è bastata per riportare realmente in gara Gordon (29 punti) e soci che hanno così dovuto alzare bandiera bianca. La situazione si fa sempre più delicata, invece, in casa dei Memphis Grizzlies che, dopo il licenziamento di Fizdale a cui sono seguite tante voci riguardanti i rapporti incrinati con Marc Gasol, non sono riusciti ancora ad imprimere la sterzata desiderata dalla dirigenza e questa notte hanno rimediato il decimo ko consecutivo perdendo nettamente (95-79) contro i San Antonio Spurs sospinti dal solito Aldridge (22 punti e 6 rimbalzi) e dal grande contributo fornito da Rudy Gay in uscita dalla panchina (18 punti): l’accelerata definitiva i texani l’hanno impressa con un parziale di 16-1 arrivato nelle prime battute del quarto finale. Un momento di grande crisi lo attraversano anche i Chicago Bulls che perdendo all’ultimo respiro (107-106) contro i Kings di Randolph (25 punti e 13 rimbalzi) e Bogdanovic (19 punti), hanno portato a otto il numero di sconfitte consecutive. Segnali di ripresa arrivano invece dagli Oklahoma City che in casa hanno sconfitto 111-107 i Minnesota Timberwolves grazie soprattutto ai 36 punti di Paul George e ai 27 di Steven Adams: tutt’altro che agevole però il successo di OKC che ha dominato la prima parte di gara schizzando persino a +21 (56-35 a metà del secondo quarto) e poi si è fatta recuperare quasi tutto il proprio vantaggio dai T-Wolves che, nonostante le rotazioni ridotte all’osso, sono riusciti a toccare – aiutati dai 23 punti a testa di Wiggins e Towns – persino il -3 nel finale. C’è il timbro dell’assai sorprendente e giovanissimo Donovan Mitchell nel colpaccio firmato dagli Utah Jazz contro i New Orleans Pelicans (114-108): il prodotto uscito dai Louisville Cardinals ha infatti mandato a referto la bellezza di 41 punti in 37 minuti giocati, che hanno annichilito i Pelicans i quali, a loro parziale discolpa, possono addurre l’infortunio all’inguine che ha messo fuorigioco Anthony Davis durante l’ultimo quarto. Infine nella notte sono arrivati anche i successi dei Pacers (109-91 contro i Pistons) e degli Heat che hanno beffato 105-100 i Toronto Raptors.