Mercoledì 24 Aprile 2024

Il Mondo plaude a Rodriguez. Sul colombiano gli occhi delle big

James saluta il Brasile da capocannoniere del torneo. David Luiz lo esalta: "Applauditelo perché è un campione"

Il tributo di David Luiz a Rodriguez a fine partita (Afp)

Il tributo di David Luiz a Rodriguez a fine partita (Afp)

Fortaleza, 5 luglio 2014 - "Applaudite questo ragazzo, perché è un campione". Ecco, il messaggio lanciato chiaramente dopo la battaglia di Fortaleza da David Luiz è proprio questo: James Rodriguez, fiero avversario da temere, ora che la partita è finita va soltanto osannato. Il suo Mondiale l'ha comunque vinto il talento di Cucuta, 23 anni sabato prossimo: a prescindere dal trionfo o meno nella classifica cannonieri, che comanda con 6 gol, il campione del Monaco ha trascinato i Cafeteros a uno storico quarto di finale e spaventato, con lampi di classe, i padroni di casa.

Figlio dell'ex calciatore professionista Wilson Rodriguez, mezz'ala titolare della Nazionale che disputò il Mondiale Under-20 del 1985, James ha debuttato nella prima squadra dell'Envigado a 15 anni prima di trasferirsi in Argentina, al Banfield (42 partite e 5 reti con successo nel Torneo di Apertura del 2010). Lo nota il Porto, da lì incomincia la sua scalata in Europa: con i Dragoes, in tre stagioni, tre campionati, una coppa nazionale, tre Supercoppe di Portogallo, una Europa League. Nel maggio del 2013 la chiamata del Monaco di Claudio Ranieri, neopromossa con tanti soldi e straripanti ambizioni: Rodriguez si cala perfettamente nel ruolo e con 9 gol in 34 partite aiuta il club del Principato, neopromosso, a conquistare un secondo posto di tutto rispetto.

Poi comincia l'avventura mondiale. La Colombia è piena di talenti ma manca il 'frontman', Radamel Falcao: Pekerman così gli affida le chiavi della squadra, James, partito in sordina - le copertine erano tutte per Ronaldo, Messi e Neymar - attira elogi e attenzioni. Gol all'esordio con la Grecia, gol con la Costa d'Avorio, due assist e un gol con il Giappone partendo dalla panchina, ma soprattutto la doppietta che stende l'Uruguay e mette una paura matta al Brasile. Con la Selecao inizio fiacco come tutta la squadra, poi cresce e mette l'assist per Bacca che si guadagna il rigore, trasformato alla perfezione contro uno specialista come Julio Cesar.

Fanno sei gol in cinque partite, mezza Europa adesso gli fa la corte. Le prova tutte fino alla fine ma il sogno della Colombia finisce, lui scoppia in lacrime ed è in lacrime che riceve lo splendido tributo di David Luiz. Fortaleza lo acclama come il nuovo re ma il Mondiale perde d'un colpo due stelle perche' l'idolo indiscusso della torcida, Neymar, piange, ma di dolore, in ospedale per una vertebra fratturata. "Siamo tristi, ma siamo così orgogliosi perché abbiamo dato tutto".