Venerdì 26 Aprile 2024

The Open: Johnson vince il secondo major in carriera

L'ultima interminabile giornata si è conclusa al play off a tre e l'ha spuntata Zach Jonson, su Oosthuizen e Leishman, che affianca alla Giacca Verde la Claret Jug. Spieth a un colpo dallo spareggio. Francesco Molinari grande recupero finale sino al 40° posto

Zach Johnson

Zach Johnson

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EPILOGO: l'interminabile 144° Open Championship si è concluso con la vittoria di . Dopo il ritardo che ha costretto i protagonisti a scendere in campoil lunedì (seconda volta nella storia) Zach Johnson, Louis Oosthuizen e Mark Leishman si sono trovati appaiati al comando a -15 e hanno dato vita a un play off su quattro buche. Teatro la 1, la 2, la 17 e la 18 dell'Old Course di St Andrews. Johnson e Oosthuizen, già vincitori di major, sono partiti con un birdie alla 1, contro il bogey di Leishman che si è di fatto chiamato fuori con due colpi di ritardo già alla prima buca. Johnson ha bissato il birdie della prima buca anche alla due e poi i tre sono incappati tutti in un bogey alla 17. La 18, come quasi sempre successo, è stata teatro dell'epilogo decisivo con i putter decisivi tirati da entrambi per i birdie. Le palline hanno solo sfiorato le buche consegnando due par e la vittoria all'americano che così conquista la Claret Jug dopo la Giacca Verde del Masters.

Jordan Spieth è rimasto fuori dal play off per un solo colpo insieme al compagno di gioco Jason Day. L'americano, dopo aver recuperato il doppio bogey al par tre della 8, ha attaccato salendo al comando alla buca 16 imbucando un putt chilometrico. Poi non è riuscito a recuperare con un altro birdie, un errore alla 17. Jason Day per contro ha chiuso in par le seconde nove buche senza riuscire a concretizzare nessuna delle tante occasioni avute.

Ha concluso in bellezza Francesco Molinari che ha portato a termine il giro finale in 67 colpi. Il torinese si è trovato sette colpi sotto il par a quattro buche dalla fine prima d'incappare in due bogey alla 15 e alla 17. L'italiano è risalito al 40° posto recuperando ben 34 posizioni.

TERZO GIRO: Paul Dunne il suo Open lo ha già vinto. Ha realizzato lo score di giornata (66 colpi) e dopo 54 buche più bassi per un dilettante. Difficilmente riuscirà a vincere, non tanto per le sue doti, quanto per gli avversari che lo insidiano. Al suo fianco, a quota -12, ci sono Louise Oosthuizen, già vincitore su questo campo nel 2010, e Jason Day che gira intorno alla vittoria di un major già da diversi anni. I due hanno completato il terzo giro in 67 colpi.

Il più accreditato alla vittoria resta però Jordan Spieth che, grazie a un giro in 66 colpi, è salito a -11, un solo colpo dietro al terzetto di testa. L'americanino potrebbe portare a tre la striscia di major vinti in stagione e puntare dritto verso il clamoroso grande slam. 

Attenzione anche a Padraig Harrington, quinto a quota -10, che in un paio di mesi è passato dall'oblio a un posto da protagonista. Saranno però in contention per la vittoria almeno 17 giocatori, ovvero quelli entro i quattro colpi dai leader. Giornata invece da dimenticare per i due giocatori che si trovavano al comando: Willett ha concluso in par e si trova a -9, mentre Dustin Johnson ha chiuso ben 75 colpi e crollato a -7.

Da dimenticare anche la giornata di Francesco Molinari che ha girato un colpo sopra il par, tornando in par per il torneo. Il torinese ha perso 24 posizioni e si trova in coda al gruppo di giocatori che hanno passato il taglio. Ma domani è un altro giorno. 

SECONDO GIRO: Ci sono voluti due giorni per terminare il secondo giro. Il nubifragio della seconda giornata ha fatto accumulare dei ritardi e così gli organizzatori hanno avuto la malsana idea di rimandare i giocatori in campo sabato mattina nel vento forte. Chiaramente ne hanno risentito tutti i giocatori nelle poche buche disputate prima dell'interruzione. Dustin Johnson ha pagato con due bogey e Spieth con un birdie mancato. Anche Manassero ha perso un colpo che risulterà fatale.

Dopo l'intera giornata trascorsa in club house i giocatori sono tornati in campo nel tardo pomeriggio e hanno ultimato il secondo giro. Dustin Johnson è tornato in testa da solo con -10 e ora Danny Willett lo segue ad un colpo. A quota -8 c'è l'idolo di casa Paul Lawrie. Jordan Spieth ha concluso in par, con un birdie alla 18, e si trova al 14° posto con -5. 

Francesco Molinari, che ha potuto terminare il secondo giro venerdì con -1, ha superato il taglio e si trova al 50° posto con -1 per il torneo. Non c'è riuscito Matteo Manassero che, tornato in par per il giro prima dell'interruzione, è incappato in un errore alla 17, la buca più difficile del campo, e così l'eventuale birdie alla 18, che non è arrivato, sarebbe stato comunque vano. Male invece Edoardo Molinari che ha chiuso a +5 tra gli ultimi.

PRIMO GIRO: Al termine della prima giornata l'americano Dustin Johnson è leader solitario a quota -7 ma il suo connazionale Jordan Spieth, numero due al mondo, lo tallona a soli due colpi di distanza. Johnson ha iniziato a gran velocità con due birdie e un eagle in cinque buche, poi ha aggiunto altri tre birdie al suo score, senza bogey. Anche Spieth ha tenuto un’andatura sostenuta con cinque birdie in sette buche, ma il -5 è rimasto tale perché nel ritorno è stato rallentato da due bogey, che comunque ha compensato con due birdie. 

«Sono molto soddisfatto, è stato un buon inizio. Sto cercando di conoscere al meglio il campo e ritengo che il par sulle seconde nove buche sia stato un buon punteggio, considerate le difficoltà proposte dal vento. No, non sono condizionato dall’idea di poter vincere il terzo major consecutivo. Appena ho messo piede sul tee di partenza ho pensato solo al gioco e sarà così anche per il resto della settimana».

Francesco Molinari è il migliore tra gli azzurri al 64° con il par. Il torinese ha iniziato con un bogey, ha terminato con un birdie e in messo ha inserito due birdie e due bogey. Matteo Manassero ha chiuso all’88° con +1: dopo un bogey alla 4, ha infilato cinque birdie nelle successive sei buche passando al giro di boa in alta classifica. Poi sulle buche di ritorno le cose hanno iniziato a complicarsi con un brutto bogey al par 5 della 14 bissato da quello alla 15 al quale ha fatto seguito un triplo alla 17 che lo ha portato sopra par. Edoardo Molinari è al 110° con +2 dopo essere stato un colpo sotto par (due birdie e un bogey) fino alla buca 12, ha segnato un doppio bogey e un bogey.

Disastroso Tiger Woods che partito in condizioni meteo perfette ha messo in mostra un gioco imbarazzante. L'exo dominatore del golf mondiale è partito con due errori che probabilmente hanno condizionato il resto del suo giro. Ha concluso a +4 le prime 9 buche senza riuscire a scendere sotto il par in quelle di rientro. Nonostante l'88% di fairway centrati con una media di 300 yards, Woods ha colto poco più della metà dei green (56%) tirando ben 31 putt, decisamente troppi. Torneo finito e da dimenticare che conferma, putroppo, che la strada intrapresa non è quella giusta.

PROLOGO: Tutti è pronto nella casa del golf. Va in scena il 144° Open Championship, terzo major stagionale. St Andrews ospita il torneo per la 29ma volta e in campo ci saranno quasi tutti i migliori giocatori al mondo. Vista l'assenza del leader mondiale Rory McIlroy, che si è rotto la caviglia due settimane fa, sarà Jordan Spieth ad avere addosso i riflettori. Il secondo giocatore nel world ranking si è aggiudicato i primi due major stagionali ed è in grande forma.

«Questo è un posto magico, il mio preferito in assoluto insieme ad Augusta. - ha dichiarato - In molti mi hanno chiesto come mi sarei avvicinato mentalmente a questa settimana e se fossi cosciente del fatto che vincendo qui potrei uguagliare il record di Ben Hogan (l’ultimo a conquistare nello stesso anno Masters, U.S. Open e Open Championship). Certo è una grandissima opportunità di entrare a far parte della storia del golf così giovane ma non è il mio obiettivo di questa settimana».

Alcuni hanno criticato la scelta di Spieth di giocare negli States la scorsa settimana piuttosto che spostarsi già in Europa: «Sono arrivato tra gli ultimi in Scozia solo lunedì e sto cercando di concentrarmi sulla strategia e sul tipo di colpi che dovrò eseguire. Ho fatto un giro completo e riprovato una seconda volta altre 10 buche, inoltre avrò giocato 100 volte con il simulatore. È una opportunità unica e voglio dare il meglio di me per essere in contention sino a domenica pomeriggio. Sui links devi sapere accettare a ogni buca situazioni anche scomode ma se l’approccio mentale è quello corretto puoi superare le difficoltà e i momenti difficili. La positività è la chiave di un buon risultato; so che avrò molta pressione da giovedì mattina ma non mi preoccupa».

Venerdì è previsto un giorno duro dal punto di vista meteo con vento e condizioni estreme, tipiche della Scozia. Il meteo giocherà un ruolo fondamentale e partire nelle giuste ore della giornata potrà fare la differenza. 

Se Spieth è l’uomo da battere la lista dei contendenti al titolo è pressoché infinita. Tra i possibili protagonisti vi sono numerosi statunitensi quali Phil Mickelson, Rickie Fowler, Jim Furyk, Matt Kuchar, Bubba Watson, Patrick Reed e Keegan Bradley ai quali si aggiungono l’inglese Justin Rose, il tedesco Martin Kaymer, gli australiani Adam Scott e Jason Day, lo svedese Henrik Stenson e lo spagnolo Sergio Garcia. Non è tra i favorti Tiger Woods, decisamente troppo altalentante. Tutti però sperano che l'ex dominatore del golf mondiale, che qui vinse nel 200 e 2005 possa usare la propria esperienza per vincere e dare un svolta alla propria carriera.

Forse non è tra i pretendenti alla vittoria nella prima fascia ma certamente potrà giocare un ruolo da protagonista Francesco Molinari, molto convincente nelle ultime uscite. Il torinese sarà al suo ottavo Open Championship forte del 15° posto dello scorso anno che sicuramente potrà provare a migliorare. Molti più dubbi invece sulle potenzialità di Edoardo Molinari e Matteo Manassero. Il primo è nel field per lo splendido settimo posto della scorsa stagione e disputa il sesto Open Championship; mentre il giovane veronese gode dell'esenzione per la vittoria a Wentworth e lo scorso anno concluse al 19° posto. Entrambi vengono dal taglio mancato in Scozia e devono cogliere l'occasione per dare una svolta a una stagione sottotono.